La raccolta delle deiezioni dei cani da parte dei loro proprietari rappresenta uno dei temi più “spinosi” della pacifica convivenza tra i cittadini. Chi non raccoglie le deiezione del proprio cane arreca un danno a tutti: chi non possiede un animale sarà più intollerante nel vedere i marciapiedi trasformati in “percorsi di guerra” e nei luoghi pubblici aumenteranno i divieti.
Non solo un’espressione di buon senso ma un obbligo giuridico.
L’obbligo di raccogliere le feci del cane è stato regolamentato da tempo nella legislazione del nostro Paese, grazie a numerose ordinanze del Ministero della Salute in materia digestione di cani. L’Ordinanza del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali del 3 marzo 2009 articolo 2, comma 2, punto 4 di che “è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse” Sono numerose ordinanze comunali che regolamentano la questione e specificano il comportamento che i proprietari di pet devono tenere.
I trucchi per evitare che a Fido “scappi” in posto inopportuni.
In genere il cane ha bisogno di esplicare le sue esigenze corporali in momenti specifici della giornata: quando si sveglia, dopo i pasti, alla fine dei giochi o attività di addestramento, la sera prima di andare a dormire. Quindi per evitare che “sporchi” in luoghi inappropriati:
-è necessario non aspettare “l’ultimo istante” quando ormai è da troppo tempo che l’animale si sta trattenendo perché, appena fuori casa, “sporcherà” dove capita.
-per educarlo a sporcar dove desideriamo noi è consigliabile tenere il cane col guinzaglio corto all’inizio della passeggiata in modo che non possa annusare il terreno alla ricerca del “posto giusto”, per poi allentarlo quando si è giunti nel posto più adeguato.
Partire attrezzati.
Portar con sé paletta e sacchetti igienici per la raccolta delle deiezioni durante la passeggiata col cane è ormai un’abitudine consolidata oltre che un obbligo giuridico.
I prodotti si sono sbizzarriti nel proporre varie tipologie di paletta abbinate a coloratissimi e comodi sacchetti completi di dispenser da appendere al guinzaglio, che rendono il gesto estremamente semplice ed igenico.
Inoltre molti comuni e spiagge hanno messo a disposizione degli utenti appositi distributori di palette, sacchetti e cestini dove depositarli dopo l’utilizzo.
E.N.P.A. onlus