di Federico Piazza
La formazione edile veneta si dà appuntamento nell’Alto Vicentino a inizio autunno. Schio infatti ospiterà il prossimo 23 settembre la selezione regionale di Ediltrophy 2023, gara nazionale di arte muraria organizzata dall’ente unico di formazione e sicurezza Formedil in collaborazione con la fiera di settore Saie.
A Schio si sfideranno quattordici allievi, ex allievi e maestri dei sette centri provinciali veneti di formazione continua e superiore per l’edilizia. Tra cui la Scuola Costruzioni Vicenza Andrea Palladio. Sette junior under 22 e sette senior over 22 si cimenteranno nella realizzazione di un manufatto edile in ciascuna delle due categorie, e i vincitori junior e senior rappresenteranno il Veneto alla finale nazionale di Ediltrophy 2023 al Saie di Bari di ottobre.
«Abbiamo scelto Schio come sede della selezione regionale di quest’anno perché l’Alto Vicentino è un bacino di utenza molto importante, sia per avvicinare i giovani interessati all’edilizia in fase di orientamento agli studi, sia per le richieste di personale da parte delle aziende del settore», spiega la direttrice della Scuola Palladio di Vicenza, Lisa Pavan. La Scuola offre un percorso triennale, a cui oggi sono iscritti circa cinquanta studenti, per la qualifica professionale di III livello europeo. A cui si aggiunge un quarto anno facoltativo, frequentato oggi da una ventina di ragazzi, per imparare a diventare capo cantiere con il diploma di tecnico edile attraverso un sistema di alternanza scuola lavoro di apprendistato duale con contratto di assunzione in azienda di I livello. «Abbiamo un tasso di occupazione del 100%. Anzi, servirebbero più allievi per riuscire a soddisfare le richieste delle aziende», sintetizza la direttrice.
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Gli fa eco Claudio Pozza, presidente della Sezione Costruttori Edili e Impianti di Confindustria Vicenza: «In provincia occorre trovare almeno 300 addetti. Alla Cassa Edile di Vicenza sono iscritte circa 400 imprese che impiegano quasi 5000 dipendenti. Nei prossimi anni almeno il 10% dovrà essere integrato, anche per effetto dei pensionamenti. Il lavoro non manca: nei primi tre mesi del 2023 in provincia sono usciti bandi per circa 100 milioni di euro, di cui il 90% legati al Pnrr. Specialmente per edilizia scolastica da adeguare dal punto di vista sismico ed energetico”. Ma si fa fatica a reperire soprattutto le figure con maggiore professionalità. Per esempio, richiestissime sono le competenze in materia di isolamento termico degli edifici, tipo i sistemi a cappotto e rasatura, dove si dovrebbe intercettare manodopera specializzata nei Balcani: Albania, Bulgaria, Bosnia, etc. E siccome alcuni di questi paesi sono extra Ue, Pozza auspica modifiche al Decreto Flussi del governo: «Sappiamo che in parlamento sono stati presentati degli emendamenti che possono agevolare. Speriamo».
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«Per quanto riguarda gli italiani, abbiamo assunto alcuni giovani dalla Palladio e abbiamo inserito in azienda i figli di alcuni nostri muratori andati in pensione. Quindi sicuramente le scuole edili fanno un ottimo lavoro, ma servirebbero numeri ben maggiori».