Thiene. Dopo 77 anni, chiude “Pelletterie Thiella”: se ne va un pezzo di storia del commercio
Giornalisti Altovicentinonline
Quel cartello appeso da giorni non passa inosservato in pieno centro storico a Thiene e c’è chi ci ha inviato una foto che preannuncia la fine di un pezzo di storia del commercio della città. Dopo 77 anni abbassa la saracinesca la Pelletteria Thiella, dove se avevi voglia di una bella borsa griffata o un portafogli di marca potevi andare. I thienesi di una certa generazione se la ricordano la signora Ermelina Thiella dietro il banco. La sua gentilezza, la sua passione, quell’essere grata al cliente se solo entrava a guardare la merce che esponeva con fierezza.
Erano i tempi in cui il commercio andava a gonfie vele ed i centri storici erano il luogo del passeggio. Il salotto buono in cui fare due passi, guardare le vetrine e scambiare due chiacchiere con gli amici che incontravi lì. Erano gli anni del benessere, in cui vedevi persone che arrivavano anche da fuori città per fare acquisti nei negozi che a Thiene hanno avuto un prestigio storico. Marchi scomparsi uno ad uno per colpa della crisi dei centri storici, che non ha risparmiato nessuna città. Parlano chiaro i dati nazionali. Poi, la gestione del negozio è passata a Franca Thiella, che ha resistito strenuamente, ma che ora merita di godere della pensione conquistata.
Nela 2021, l’allora sindaco Giovanni Casarotto consegnò il Premio Thiene a Pelletterie Thiella, fondata appunto nel 1946 da Ermelinda Thiella, la madre dell’attuale titolare, per essere “Attiva da oltre 70 anni con qualità e professionalità nel Commercio”.
Al posto delle Pelletterie Thiella a breve ci sarà un’agenzia di servizi e all’attuale.
5 luoghi iconici di Thiene
Thiene cuore pulsante dell’Alto Vicentino. Thiene la bella, la bomboniera, città con la puzza sotto il naso, ma bellina e confortevole. “Nessuno tocchi Thiene” per i suoi thienesi, che negli anni hanno osservato l’evoluzione di usi e costumi, del commercio e dell’industria. Cittadini ‘viziati’ da una città confortevole, dove si è sempre vissuto bene e dove ancora si sente la mancanza di luoghi iconici, che non ci sono più, ma vengono ricordati come ci fossero sempre. Nella Thiene che non c’è più ci si conosceva tutti e per ‘sorvegliare’ i movimenti dei ragazzi, bastava chiedere ai titolari degli esercizi commerciali, che erano veri e propri ‘amici di famiglia’ vista la frequenza con la quale le famiglie si appoggiavano per lo shopping, che non era uno sfizio, ma un’abitudine.
L’ALBERGO ROMA, gestito da Vera e Franco Signorini. Oggi rimane una ‘carcassa’ che evoca nostalgia, ricorda un po’ il relitto del Titanic, con scalinate e caminetti ricoperti di intonaco frantumato, ma un tempo era il punto di ritrovo di tutte le famiglie non solo thienesi, che la domenica si ritrovavano ai tavoli apparecchiati con un’atmosfera calda e familiare e dove non potevano mancare gli gnocchi, piatto tipico che ha reso famosa la padrona di casa ).
Il CINEMA LUNA, storica sala cinematografica di Thiene, quando la televisione aveva ancora pochi canali e i film erano un appuntamento imperdibile. Occasioni da prendere al volo, spettacoli attesi e vissuti in compagnia, con il post-film obbligatorio in pasticceria. Ma il cinema Luna non erano solo film, ma anche eventi e sfilate, soprattutto per i bambini, con partecipatissimi concorsi per i costumi di carnevale e appuntamenti per le famiglie.
C’era un tempo in cui il pret-à-porter non era così ‘pret’ e nelle case fondamentale avere tutto il necessario per riattaccare un bottone, cambiare una zip o imbellettare le bambine con fiocchi e nastri tra i capelli. Per questo a Thiene, in pieno centro storico, c’erano le MERCERIE PAOLIN, punto di riferimento per tutte le donne, dove si poteva trovare davvero di tutto. Pizi e merletti, aghi e spille da balia, nastri, toppe, tessuti e bottoni di ogni tipo.
L’EDICOLA DI GIORNALI DI VITTORIO MIOTTO. Impossibile non ricordare il ‘baracchino’ di giornali in pieno centro. Piccolo e sempre sovraffollato, proprio grazie a Vittorio, che faceva della vendita dei giornali un vero e proprio rito irrinunciabile. Amici, parenti, conoscenti o sconosciuti, spesso con la tazzina di caffè in una mano e il giornale sotto il braccio. Tutti a ridere e scherzare in pieno centro, con Miotto a fare da anfitrione del centro storico.
DA ALDO, negozio di biancheria per la casa. Aperto nel 1944 ha chiuso nel 2016, dopo oltre 70 anni di attività. Un punto di riferimento per le famiglie di Thiene, che per ogni occasione ‘di casa’ hanno rinnovato lenzuola, stoffe e asciugamani nel negozio di Corso Garibaldi. Letizia Amatori e Aldo Zanini prima, poi il figlio Giorgio con la moglie Milvia Verdin, indispensabili ed eleganti consiglieri, capaci di trasformare l’acquisto di una tovaglia nella voglia di organizzare una festa.