Troppe imprese commerciali chiudono in tutto il territorio nazionale, a Venezia imprenditori cinesi acquistano esercizi che hanno fatto la storia della città e nella piccola Thiene, un tempo cuore commerciale dell’intera area Pedemontana, continua la moria di negozi sia in centro storico che nelle gallerie dei centri commerciali, Carrefour in primis.
E se da Confcommercio Veneto arriva l’allarme che “troppe attività commerciali sono in vendita e c’è un alto rischio che alcuni soggetti aggrediscano illegalmente il mercato”, il direttore di Ascom Thiene, Franco Benvegnù, si associa al presidente regionale Patrizio Bertin nel sostenere: “Il governo deve dare ossigeno per concedere la speranza di resistere”.
Il futuro del commercio però, secondo il direttore thienese dell’associazione dei commercianti, non è solo nei ristori, ma è di quelle attività che si sono sapute adattare alla crisi. Che hanno fatto come l’acqua nella bottiglia, adattandosi alla forma del momento. “Sono sopravvissuti i commercianti più moderni – ha commentato Benvegnù – Ma tra il primo e il secondo lockdown non ci sono stati miglioramenti ed è stata confermata la grande richiesta di cassa integrazione nel settore”.
“Ci sono molte persone che vogliono vendere i loro negozi, c’è più offerta che domanda”, ha spiegato Bertin, evidenziando che “oggi fare impresa vuol dire avere solo preoccupazioni e cosi’ capita che “davanti ad una offerta gli imprenditori sono disposti a lasciare, accordandosi magari per mantenere un posto di lavoro all’interno dell’impresa”.
Nei piccoli negozi nemmeno questo è possibile e con la chiusura il posto di lavoro ‘salta’ per tutti.
“Il web è il nuovo metodo di successo, piaccia o no – ha spiegato Benvegnù – Un mezzo utile, che i commercianti possono usare a proprio vantaggio. Chi si propone anche attraverso il web ha avuto un riscontro positivo anche durante il lockdown”.
La ‘rete’ come mezzo del futuro, che al momento nessuno sa come sarà.
“Non sarà facile nemmeno in futuro – ha sottolineato il direttore Ascom di Thiene – Chi pensa di potere stare fermo sbaglia, questo è già stato ampiamente dimostrato nel 2020. Il commercio tradizionale tornerà ad andare bene quando e se tutto tornerà alla normalità, ma non sappiamo se e quando succederà”.
A.B.
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