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Malo. Inchiesta Pedemontana, Cgil: ‘Lavoro operai salvaguardato’

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

A due settimane dal sequestro operato dalla magistratura del cantiere della galleria di Malo, il segretario generale della FILLEA Cgil di Vicenza, Luca Rossi, interviene nel pieno rispetto delle indagini e fiducioso nel lavoro degli inquirenti.

Luca Rossi, segretario generale FILLEA di Vicenza dichiara:

“Ad oggi nel pieno rispetto dell’operato dei magistrati, come sindacati di categoria abbiamo tutelato i lavoratori del cantiere.

Buona parte sono stati ricollocati dal Consorzio SIS e una piccola parte (attualmente una ventina in ruoli specifici) sono in cassa integrazione, anticipata dall’azienda.

Diversamente da quanto emerso da alcune notizie pubblicate sul web (lettere, post e commenti), il sindacato di categoria è presente nei due campi base del cantiere con dei recapiti o permanenze periodiche settimanali stabilite da accordi con l’azienda per tutelare i lavoratori che lì vivono durante la settimana.

La presenze si suddividono tra Filca Fillea e Feneal.

Noi sindacalisti non abbiamo il diritto di entrare nel cantiere se non attraverso questo tipo di presenza codificate. Vi sono infatti evidenti motivi di sicurezza.

Per quanto riguarda la notizia che avremmo convocato i lavoratori in via Vaccari, è assolutamente falsa. Le assemblee si svolgono come da sempre nei luoghi di lavoro e le foto che sono circolate riguardano la grande sala mensa di Castelgomberto dove abbiamo incontrato i lavoratori dopo aver ipotizzato l’accordo con la SIS (per ricollocamento nel cantiere e CIG).

Le regole democratiche del mondo sindacale prevedono che ci debba essere sempre e comunque un passaggio di conferma con i lavoratori: l’assemblea con i 150 del cantiere della galleria di Castelgomberto è stata convocata il giorno dopo (9 luglio 2019) la riunione con i dirigenti  (8 luglio) per chiedere conferma democratica sul possibile accordo: e così è avvenuto.

La conferenza stampa è stata convocata nella tarda mattinata del 9 luglio dopo la conferma dei lavoratori e la successiva firma sull’accordo da parte dei responsabili delle tre sigle sindacali.

Mi permetto di ricordare che il sindacato non può avere comportamenti equivoci: le categorie come la nostra hanno un ruolo di salvaguardia di salari e di diritti (e quindi di contratti e salute sul luogo di lavoro) e si muovono per questo e non per ragioni politiche o ideologiche. 

Le segreterie generali di CGIL di Vicenza e del Veneto sulla vicenda sono intervenute “politicamente” rispetto alla possibile gravità dei fatti oggetto di indagine. E la FILLEA è pienamente d’accordo con quanto dichiarato da Giampaolo Zanni e Christian Ferrari, anche sulla posizione “politica” sull’opera.

Per chiudere la nostra speranza è che la magistratura chiarisca al più presto le responsabilità, se vi sono, e che vengano realizzate tutte le verifiche del caso”. 

Comunicato stampa Cgil Vicenza