“Obbligati a scioperare per farci ascoltare”. Dopodomani, sabato (alle 9 al Crowne Plaza di Padova, Limena) ci sarà l’assemblea generale dei medici. E Sindacato medici italiani (Smi) e Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) spiegano che è stata indetta “per denunciare la burocrazia soffocante che toglie tempo all’attività clinica; gli errori di programmazione del numero di sanitari e di organizzazione territoriale; l’eccesso di assistiti per singolo medico non risultano conforme a quanto previso dall’accordo collettivo nazionale; le liste d’attesa infinite che inducono i pazienti a rivolgersi al privato; la chiusura di sedi di continuità assistenziale (ex guardia medica), con disagio per la popolazione; la mancanza di tutele per i medici di famiglia nei casi di malattia, gravidanza, ristoro psicofisico ed accudimento a familiari disabili”.
I sindacati chiedono allora la convocazione del comitato regionale per una seria programmazione in base al nuovo accordo collettivo nazionale; la convocazione del tavolo regionale per l’informatizzazione, “per creare la necessaria rete ospedale e territorio; l’abolizione dei piani terapeutici e delle note Aifa; l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia da parte del paziente; la garanzia che tutti i pazienti possono fruire di strutture organizzate con personale funzionale per il medico e il paziente con la previsione di investimenti correnti certi da parte della Regione Veneto”.