“Un’altra politica e presto ed un Governo stabile che cambi rotta” era l’auspicio pre-elettorale della Cgil vicentina. Dalle urne è uscita una situazione disastrosa che può provocare uno stallo di mesi, in un momento in cui servono risposte urgenti ai bisogni del Paese’.
Ad esprimere preoccupazione, dopo l’appello accorato di ieri da parte degli artigiani di Cna e Confartigianato, è Marina Bergamin di Cgil. ‘serve responsabilità e serietà, sia da parte di chi non ha colto la profonda domanda di cambiamento che veniva dal Paese, come di chi ha incentrato sulla protesta (anche giusta) la campagna elettorale: nessuno dimentichi il lavoro. Insieme alle necessarie riforme isituzionali e della politica da fare in fretta, non bisogna dimenticare di dare risposta ai soggetti più deboli e al lavoro. La coesione sociale è pericolosamente a rischio e sarebbero insopportabili mesi e mesi di politica rissosa al solo fine di aumentare teorici consensi.
Non è immaginabile invece perseguire politiche già viste e tantomeno accedere alle illusioni elettorali (via Imu, Irap, Equitalia, sì ai condoni e tolleranza verso l’illegalità) che già tanto male hanno fatto al Paese’.