‘Una questione annosa e non più sopportabile’. Così Flai Cgil e Fai Cisl di Vicenza definiscono la condizione dei 130 lavoratori del Servizio Forestale Regionale (da non confondere con il Corpo Forestale dello Stato) che prestano servizio su tutto il territorio della provincia berica e che non ricevono lo stipendio da due mesi. Non hanno visto un euro a settembre e con ogni probabilità non recepiranno un soldo neppure per il mese di ottobre. In passato non è andata meglio. Gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo sono stati pagati ad aprile.
La situazione di stallo non è conseguenza dei tagli prodotti dalla spending review e non è nemmeno un caso eccezionale limitato al 2012. La causa va ricercata nei ritardi con i quali ogni anno la Regione del Veneto approva il bilancio di assestamento. Ci sono lavoratori che vedono ripresentarsi, puntale, lo stesso problema da quando hanno iniziato la loro carriera come forestali. Lo hanno testimoniato questa mattina nel corso della conferenza stampa convocata dalla due sigle sindacali per illustrare il problema. Se allarghiamo lo sguardo a tutta la regione, sono circa 700 le persone, tra fisse e stagionali, vittime di questa impasse.
“I disagi provocati e l’incertezza del futuro determinano una condizione non più sopportabile – affermano Edoardo Zampese e Daniele Zambon, rispettivamente segretari di Flai Cgil e Fai Cisl di Vicenza -. Chiediamo i provvedimenti necessari a superare lo stallo che periodicamente si ripete e che lascia intendere una mancanza di attenzione verso le conseguenze che una tale situazione produce sui lavoratori e sulle famiglie”.
“È necessario che vengano definitivamente e concretamente deliberate le risorse previste nell’assestamento di bilancio per pagare con regolarità gli stipendi dei lavoratori forestali – continuano i sindacalisti -. Chiediamo l’impegno ad inserire, nel bilancio preventivo 2013, risorse sufficienti a coprire tutta la stagione, in ottemperanza agli impegni più volte annunciati dagli stessi assessori competenti, ovvero Roberto Ciambetti per il bilancio e Maurizio Conte per l’ambiente. La speranza è di risolvere il problema per sempre di modo che non si ripresenti anche negli anni a venire”.
La discussione del bilancio di assestamento in Consiglio Regionale del Veneto è in programma dal 13 al 15 novembre prossimi, un ritardo che provocherà inevitabilmente un’ulteriore dilatazione dei tempi di consegna degli stipendi. Negli stessi giorni i lavoratori forestali di tutta la regione hanno annunciato un presidio permanente a Venezia.
Gli operai-lavoratori del Servizio Forestale Regionale di Vicenza, inoltre, invieranno a giorni una lettera al presidente della Regione, Luca Zaia, e agli assessori Ciambetti e Conte per chiedere: che vengano immediatamente corrisposti gli stipendi; che venga chiarito perché solo alcuni lavoratori ricevono la paga regolarmente e altri, invece, devono attendere mesi; e, infine, che i Servizi forestali vengano inseriti tra gli enti che possono usufruire degli anticipi di cassa.
“Se l’occupazione, il lavoro e la tutela del patrimonio ambientale e boschivo sono le priorità per il nostro Paese – concludono Zampese e Zambon -, è ora di dimostrarlo con l’assunzione di responsabilità alla quali la politica non può sottrarsi”.