“Dodici anni fa le aziende chiedevano spazio per ampliare i loro capannoni. Oggi chiedono ossigeno per sopravvivere.” E’ l’amara constatazione di Antonio Benetti, presidente uscente di Confartigiananto Vicenza Mandamento di Thiene, titolare della “Modelleria Meccanica Benetti”, giunto al termine del mandato che lo ha visto in prima linea per tre volte consecutive e che ha portato l’associazione a ricevere il premio Città di Thiene il 18 dicembre 2005.
Cosa ricorda con maggiore soddisfazione di questo periodo alla guida degli artigiani thienesi?
Sono tantissimi i momenti che ricordo in questi 12 anni in cui sono stato presidente a Thiene. Le collaborazioni con i comuni, le Proloco e le associazioni di categoria e di volontariato per tutte le iniziative organizzate cercando di portare aiuto e lustro al mondo dell’artigianato locale. La mostra dei presepi artistisci, la fiera della Terza di Ottobre, ll’annuale premiazione al lavoro e alla fedeltà associativa ed i convegni sulle problematiche artigiane e sul restauro. Uno su tutti, mi piace ricordare il convegno del 23 marzo 2004 sulla “Tutela del Made in Italy” e l’esodo delle grandi imprese all’estero, fortemente voluto e tema che mi è da sempre stato a cuore, con relatori del calibro di Renato Brunetta, Vittorio Feltri ed Antonio Lubrano. In questi anni mi sono fortemente impegnato inoltre per portare a Thiene il Centro Europeo per i Mestieri e la Conservazione del Patrimonio, scuola internazionale di restauro che mira alla promozione e valorizzazione dei beni culturali, che ha sede nella rinnovata Villa Fabris e che è gestita dalla omonima Fondazione.
Lei è stato molto impegnato nel Sociale, di cosa va particolarmente fiero?
Innanzitutto, “Viaggio nella Fantasia” il progetto promosso insieme all’Ulss 4, che ha permesso di trasformare gli ambienti asettici del reparto Pediatria dell’ ex ospedale Boldrini di Thiene in un vero e proprio percorso ludico e fiabesco che vede al centro i piccoli ospiti. Sono stato subito concorde con gli obiettivi di questo progetto e in poco tempo, abbiamo riunito un pool di aziende artigiane che hanno contribuito, con il loro lavoro, alla realizzazione del nuovo allestimento. Il progetto ci ha fatto guadagnare il secondo posto al concorso nazionale “Premio 5 Stelle” di Bologna, conferitoci nel 2002 come miglior progetto per il miglioramento della qualità. Altra esperienza entusiasmante è stata l’asta di beneficenza di oggetti dell’artigianato artistico messi a disposizione nel dicembre 2002, da nostre imprese socie. Abbiamo sostenuto in quella circostanza, anche con una cena di gala, all’iniziativa della Fondazione Francesca Rava, per la costruzione di un ospedale pediatrico ad Haiti.
Com’è cambiato lo scenario locale nel corso di questi dodici anni della sua presidenza?
Il mondo dell’artigianato ha subito cambiamenti davvero radicali durante questi anni. La crisi iniziata qualche anno fa ha portato a una specie di “nuova quotidianità” fatta di molte più incertezze e meno programmazione di quanto non avvenisse prima. Oggi, le imprese devono confrontarsi con cali di ordinativi, problematiche di accesso al credito e alla solvibilità dei propri clienti. Contemporaneamente però, devono trovare la forza di guardare oltre cercando nuovi sbocchi, magari anche in mercati esteri. Credo che la risposta a questi tempi duri stia, non tanto nel lamentarsi di tutto quello che oggi non funziona, quanto nel trovare quella creatività e quel coraggio di guardare oltre alle difficoltà e di voler credere nel futuro per cercare risposte sempre nuove, investendo nella formazione, nella ricerca e nell’innovazione.
A chi le succederà quale suggerimento o quale spunto vuole dare?
Innanzitutto che i rapporti tra l’associazione e tutte le istituzioni possano essere quanto più armoniosi e proficui possibile, ciascuno rispettoso delle reciproci ruoli. Una collaborazione progettuale che si è sviluppata in questi anni e che mi auguro sia destinata a crescere ancora di più nei tempi futuri per cogliere ogni opportunità per le imprese del nostro territorio. L’augurio di buon lavoro è d’obbligo per chi verrà, con l’auspicio che i nostri associati siano sempre al centro di ogni azione, poiché sono certo che l’artigianato rappresenterà, come in passato, la spina dorsale dell’economia, non solo del Nordest, ma dell’Italia intera. L’ultima considerazione è che venga ripristinato il “Monumento all’Artigiano”, donato dalla nostra associazione al Comune di Thiene e andato distrutto l’estate scorsa.
Mi lasci infine ringraziare ciascun socio, dirigente associativo, rappresentante pubblico, delle associazioni di categoria, dei media con i quali ho proficuamente lavorato in questi anni.