CNA Vicenza e Confesercenti Vicenza hanno aderito alla Giornata di Mobilitazione Nazionale indetta da Rete Imprese Italia per far sentire la voce delle PMI e trasmettere alla politica, impegnata in una aspra campagna elettorale, la propria “Agenda”.
Nella sede provinciale di CNA Vicenza, alla presenza di importanti esponenti politici locali e nazionali, tra cui il Vice Sindaco Alessandra Moretti, è stata trasmessa in diretta streaming la manifestazione unitaria di Roma, dove le cinque sigle dell’artigianato e del commercio (oltre a CNA e Confesercenti, anche Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani) hanno manifestato insieme
ed avanzato proposte alla nuova classe politica.
Il Presidente di CNA Vicenza Silvano Scandian, dopo aver ricordato alcuni dati allarmanti come il livello del reddito tornato alle cifre del 1986 e il tasso di povertà arrivato al 14% della popolazione, parla della difficoltà crescente delle PMI artigiane in particolare, “strette tra la crisi dei consumi interni e la pressione fiscale crescente”. Prosegue Scandian: “la ricetta per uscire da questa fase, consiste nell’intervenire con decisione su tre fattori critici: fisco, credito e burocrazia, che sono divenuti ostacoli alla prosperità del sistema, da supporti fondamentali quali erano. Si tratta di mondi che rischiano di diventare autoreferenziali e perdere il contatto con il vero cliente, che sono le PMI: rigidità, incapacità a reagire ai cambiamenti e timore di perdere posizioni sono i mali della nostra burocrazia. Si tratta di gravi handicap, ma che si possono ancora correggere.”
Scandian conclude: “Ci tengo però a dire che quella di oggi non è una manifestazione “contro” qualcuno ma solo il tentativo di dire che artigiani e commercianti sono arrivati allo stremo e, nonostante tutto, sono qui per fare la loro parte, con proposte concrete e spirito di responsabilità verso il nostro Paese”.
La situazione presentata oggi qui e in tutta Italia ‐ conclude il Presidente Santacatterina ‐ deve servire a scuotere un confronto responsabile tra i partiti sui contenuti programmatici di governo della crisi, anziché procedere sui binari di una lotta politica che stenta a uscire da un confronto tra gruppi di potere, e non è in grado di portare le proprie proposte di soluzione dei problemi, (ammesso che le proposte ci siano) a diretto confronto con i cittadini, la vita della gente e le imprese.