Forte orientamento al mercato, attenzione crescente alla qualità e spinta decisa verso l’export. Sono questi i tre punti fondamentali del nuovo piano produttivo 2017-2019 per l’Asiago Dop: il piano di regolazione dell’offerta del formaggio Asiago, approvato all’unanimità dai caseifici produttori soci per il triennio in questione, è diventato operativo con il decreto 1574/2017 del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Importanti le novità: semplificazione del meccanismo di regolazione dell’offerta limitando gli eccessi di stock, valorizzazione della denominazione “prodotto della montagna” ed ulteriori nicchie, come l’Asiago biologico, oltre al rafforzamento dell”orientamento al mercato con un approccio che premia i produttori impegnati ad esportare Asiago Dop nel mondo.
Il nuovo piano impatta in particolare sulle esportazioni: tra il 2009 e il 2016, il fatturato export del formaggio Asiago è cresciuto di oltre il 60%, una crescita che il Consorzio di Tutela continuerà ad incentivare attraverso l’azione congiunta con le aziende esportatrici. Da un lato un apposito capitolo del piano di programmazione dell’offerta prevede, per i caseifici impegnati a diffondere il prodotto all’estero, un “Bonus export”, dall’altro il Consorzio di Tutela conferma e rafforza le sue attività all’estero con una particolare attenzione agli Usa, al Canada e ai paesi emergenti dell’Asia e dell’America Latina.(ANSA).
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Un traguardo significativo, questo, che consolida una politica commerciale basata sulla qualità, la tipicità e la salubrità certificata di un prodotto strettamente legato al territorio, dove da sempre viene fatto, ma che si è ritagliato uno spazio importante nel comparto caseario a livello mondiale”.