Enrico Carraro “è molto preoccupato della situazione. I bilanci delle nostre aziende… beh, il periodo non è dei migliori: stiamo misurando una crisi che avevamo anticipato, ma per le imprese, e parlo del Veneto, le difficoltà sono molte, almeno per i prossimi mesi e buona parte del 2025″. E a queste ore si aggiungono “le difficoltà del bilancio” dello Stato. “Sono abbastanza rassicurato nell’avere Giancarlo Giorgetti che ha sempre avuto la barra del timone, però la situazione è pesante” e mentre si parla di tagli lineari “non mi sembra che abbia supporto di tutti i ministeri”. Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto, scruta così l’orizzonte della manovra. “Quando si arriva a fare i tagli lineari è il peggio che ci sia in termini di politica di bilancio…”, osserva parlando a “Radio anch’io”. Ma soprattutto Carraro evidenzia che, dopo i due anni post Covid in cui le cose sono andate bene, oggi la “meccanica, il lusso, il tessile sono in grandissima difficoltà e non si vede a breve termine una ripresa”. Quindi, ribadisce, “siamo un po’ preoccupati. Non si pensi che le aziende siano sempre pronte e sempre disponibili a pagare. Per questo mi si sono rizzati i capelli quando si è parlato di tasse alle imprese perché questo il momento di aiutare le imprese”. Carraro si dice d’accordo a ridurre e rivedere le tax expenditure, ma insiste sul fatto che le aziende vanno poi aiutate negli investimenti per l’industria 5.0 e la digitalizzazione delle fabbriche “perché poi si riparte, l’economia riprende e dobbiamo avere fabbriche attrezzate per le nuove economie”.
“Non saranno sacrifici per tutti”
“Sarà una manovra seria che pensa al lavoro e alle imprese”. Così il ministro delle Imprese Adolfo Urso a SkyTg24, che esclude “sacrifici per tuti”. A chi gli chiede se le pmi possono stare tranquille Urso replica: “Sì, assolutamente, non si tratta di sacrifici per tutti nè di aumento del carico fiscale, anzi diventerà strutturale il taglio del cuneo fiscale”. Poi, chiude Urso, è “importante il piano alloggi per i lavoratori, per consentire alle imprese, in alcune aree del paese, che intendono assumere di consentire ai lavoratori, pensiamo ai giovani alla prima occupazione, di avere un alloggio che possano permettersi”.
di Redazione AltovicentinOnline