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Cogo-Campagna Amica: “Riutilizzo avanzi per combattere effetti dirompenti dello spreco di cibo sull’economia”

Con il caro prezzi tornano i piatti antispreco in più di due case su tre, con il recupero ed il riutilizzo degli avanzi per far fronte all’impennata dei rincari che sta mettendo in difficoltà soprattutto le fasce più disagiate della popolazione. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti diffusa in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite sulla consapevolezza degli sprechi e le perdite alimentari, che si celebra domani, venerdì 29 settembre.

“Con l’inflazione alimentare che è intorno al 10%, ma che per alcuni prodotti come lo zucchero supera il 40%, i cittadini – spiega Coldiretti Vicenza – adottano strategie per risparmiare e comportamenti più responsabili per salvare i bilanci. Si va, dunque, a caccia dei prezzi più bassi, anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti, si fa la lista della spesa per non farsi tentare dagli acquisti di impulso e si guarda più attentamente alla data di scadenza”.

“Con la diminuzione delle quantità acquistate a causa del caro prezzi l’asse portante delle tattiche salva tasche – spiega il presidente di Campagna Amica Vicenza, Raffaele Cogo – è la maggiore attenzione agli sprechi, razionalizzando i consumi. Le ricette della tradizione popolare, con il riutilizzo degli avanzi o di ingredienti di base, sono peraltro piatti fondamentali della cucina candidata tipica locale, spesso riproposte nella loro eccezionale semplicità anche da cuochi e ristoranti di alto livello”.

Il riutilizzo degli avanzi aiuta a combattere gli effetti dirompenti causati dallo spreco di cibo sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti.

Una tendenza peraltro confermata dal fatto che lo spreco alimentare crolla sistematicamente in 8 Paesi del mondo tra i quali l’Italia dove scende del 25% circa e si assesta su 469,4 grammi settimana per ogni cittadino (-125,9 grammi rispetto alla rilevazione dell’estate 2022, secondo l’ultimo Rapporto di Waste Watcher International per campagna Spreco Zero, su monitoraggio Ipsos/Università di Bologna, dalla quale emerge peraltro che nella Penisola la frutta fresca è l’alimento più sprecato (33%) davanti alle insalate (24%).