È la prima settimana di settembre, e nelle cantine a nord di Vicenza non tutti hanno ancora iniziato la raccolta. Non si può però negare che la vendemmia quest’anno sia leggermente anticipata. Il motivo si palesa con facilità: il picco di calore raggiunto questa estate non ha risparmiato nemmeno l’uva.
Come racconta l’azienda biologica Spea Farm: “bisogna accettare il corso della natura”. Chi, come loro, non fa uso di prodotti chimici e raccoglie interamente a mano, sa che può capitare una stagione più penalizzante; ma non per questo bisogna lasciarsi intimidire dal clima.
“Si inizia la mattina presto, spiega Michel Bertollo, per avere il tempo di selezionare i grappoli migliori prima che la temperatura si alzi troppo. Le previsioni di resa, e i primi dati, sono minori dell’anno passato, ma la qualità del prodotto quasi stupisce. Se pinot grigio e vespaiola sono i primi vigneti ad essere raccolti, soddisfando a pieno le aspettative, per il merlot bisognerà aspettare dopo il 20 del mese”.
Questo ha fatto si che la preoccupazione data dalle tante piogge primaverili (che hanno dato parecchio lavoro di taglio vegetazione), si sia trasformata con l’arrivo del caldo, favorendo un’ottima stagione.
“Un po’ di pioggia in più avrebbe fatto bene”
Conferma i pensieri comuni sull’uva di Breganze Elisa Dalla Valle, dell’azienda vinicola Ca’ Biasi: “anche se la resa è nettamente inferiore all’anno scorso, qualità e gradazione non mancano, dimostrando un ottima maturazione”. Anche per loro la vendemmia parte al mattino presto per una lavorazione migliore, ed è cominciata con chardonnay e pinot; si aspetta la protagonista, la vespaiola, per la fine della settimana prossima.
Le tardive come merlot e cabernet sono invece un po’ in ritardo e si raccoglieranno verso fine settembre.
Alla Cantina Col Dovigo, si raccoglie all’alba e si spera in un’ultima pioggia. Si può quindi concludere che, nonostante un inizio estate “bagnato” e il caldo prepotente, sembra confermarsi una buona stagione e un’annata organolettica nel complesso di qualità.
Cecilia Tonello