Mancano pochi giorni alla finale veneta del premio dell’innovazione in agricoltura, l’oscar Green di Coldiretti dedicato ai giovani imprenditori agricoli. L’edizione 2024 compie diciotto anni e vedrà la partecipazione di cinquanta progetti imprenditoriali promossi dalle nuove generazioni dei campi, sette dei quali vicentini.

L’appuntamento è per lunedì 14 ottobre alle 10, al Teatro Sociale di Rovigo. Dopo il benvenuto del sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin, ed i saluti del sen. Luca De Carlo, presidente della Commissione agricoltura al Senato, l’introduzione ai lavori sarà affidata a Marco De Zotti alla guida del movimento regionale degli under 33.

I cambiamenti climatici sono al centro del dibattito che vedrà protagonisti il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, il presidente regionale Carlo Salvan ed il prof. Marco Marani, direttore del Centro internazionale di Idrologia dell’Università di Padova tra i top Italian Scientist in Natural & Environmental Sciences. Chiuderà la mattinata il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che premierà insieme al presidente Prandini i finalisti dell’Oscar Green.

Le conclusioni dell’Oscar Green saranno affidate ad Enrico Parisi, delegato nazionale dei Giovani di Coldiretti dal 2023.

In platea, insieme alle autorità locali, i candidati al trofeo provenienti da tutte le province con l’entusiasmo e l’intraprendenza di chi ha scommesso nel settore agricolo con lo sguardo al futuro, senza mai dimenticare le proprie radici rurali.

Ecco i sette finalisti vicentini suddivisi nelle rispettive categorie previste dall’Oscar Green 2024:

È ANCORA OSCAR GREEN

Azienda agricola Gli Orti del Palladio di Montecchio Maggiore. “Abbiamo organizzato come fattoria didattica – spiega Beatrice Corrà dell’azienda agricola Gli Orti del Palladio di Montecchio Maggiore – una giornata dedicata alle famiglie per raccogliere tutti insieme le mele presenti nel nostro meleto: un po’ per far conoscere il nostro lavoro e la nostra azienda, un po’ per salvare un frutto che, purtroppo, aveva preso una grandinata e, quindi, non poteva essere venduto”.

Società agricola 3V di Anselmi Nicoletta & c. s.s. di Lonigo. “Siamo una piccola azienda che, grazie ad alcune accortezze e diversi mezzi, quest’anno ha portato avanti un progetto per avvicinare i giovani, e non solo, alle aziende agricole. In estate abbiamo fatto diversi eventi, per cui si era creata un’atmosfera per apprezzare il vino, abbinato a qualche tagliere tipico, e come sottofondo o musica, o teatro o danza dal vivo. Abbiamo anche organizzato, in collaborazione con un’altra azienda agricola, piacevoli serate conosciute come “Festa della sorana” con visita nella loro azienda e disponibilità di assaggiare diversi piatti abbinati al calice, o bottiglia, di diversi vini”.

CUSTODI D’ITALIA

Azienda agricola Vighini Christian di Sovizzo. “Mio nonno materno, Piero, mi ha insegnato l’arte dei lavori agricoli in maniera tradizionale, quasi antica – spiega Christian Vighini, titolare dell’omonima azienda agricola nei colli di Sovizzo – ed ho cercato di combinare il suo metodo con quello che ho studiato all’Istituto agrario Trentin di Lonigo, dove mi sono diplomato in viticoltura ed enologia. Credo in un’agricoltura sostenibile, dove tradizione ed innovazione si possono combinare. Con questa filosofia sono riuscito ad ottenere prodotti di qualità, ridurre i costi di produzione e mantenere fertili anche i terreni collinari, aumentando la sostanza organica e l’assorbimento dell’acqua”.

MENZIONE SPECIALE: AGRI-INFLUENCER

Azienda agricola Juvenilia di Schio. “Due anni fa ho inventato un sistema per rimanere in contatto con i bambini e le famiglie: il contadino Pinton – Spiega Davide Pinton dell’azienda agricola Juvenilia di Schio – un sistema per rimanere in contatto con i bambini e le famiglie. Possono venire in azienda a trovare gli asinelli ed i vitellini, in mezzo alla natura è presente un distributore di latte, latticini e di prodotti di azienda appartenenti ad Agritour (polenta mais marano, miele, formaggi locali). I bambini possono diventare soci/amici del Contadino Pinton: vengono lasciati i contatti e tramite WhatsApp vengono aggiornati sugli eventi in azienda. Ogni bambino al momento dell’iscrizione riceve una spilla numerata, un attestato personalizzato e può proporre il nome agli animali”.

L’IMPRESA CHE CRESCE

Vignaioli Contra’ Soarda di Bassano del Grappa. “Lo status carbon negative di Terra è stato raggiunto tramite l’acquisto di crediti di carbonio in due progetti di compensazione del carbonio indipendentemente verificati: il progetto Ntakata Mountains di Carbon Tanzania in Tanzania ed il progetto CooKits del Fair Climate Fund in Ciad. Abbiamo acquistato crediti di carbonio – spiega Eleonora Gottardi di Vignaioli Contra’ Soarda – equivalenti al doppio dell’impronta di carbonio di Terra, quindi è una compensazione doppia. Questi progetti non solo combattono il cambiamento climatico, ma contribuiscono a molteplici Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, tra cui investimenti in infrastrutture e sanità, creazione di posti di lavoro e accesso all’istruzione, e miglioramento dell’uguaglianza di genere”.

IMPRESA DIGITALE E SOSTENIBILE

Azienda agricola Vecchia Scuola srls di Vicenza. Fonde tradizioni e nuove conoscenze per produrre cibo di qualità nel rispetto della terra. “Lo studio che abbiamo portato avanti – spiega Francesco Zarantonello dell’Azienda agricola Vecchia Scuola srls – si basa su come applicazioni agricole diverse possono conciliare la produzione con la sostenibilità ambientale. E viene dimostrato come l’avvicendamento di colture direttamente produttive (frumento, mais, orticole, ecc…) con colture apparentemente improduttive (alberi) possa portare reciproci vantaggi”.

Pienocampo azienda agricola di Toniolo Mattia di Vicenza. “Il progetto preso in considerazione è una serra mobile di dimensioni 5×8 metri realizzata con un telaio portante molto robusto – spiega Mattia Toniolo, titolare dell’omonima azienda agricola vicentina – di che permette di agganciarla rapidamente alla trattrice agricola per trasportarla dove si desidera. Essa è provvista frontalmente di un timone, che va collegato ad una barra di traino appositamente creata, che va poi montata nell’attacco a tre punti della trattrice. Per il collegamento di questi due elementi, ovvero il timone e la barra di traino della trattrice, ci si avvale di un attacco rapido che permette il collegamento tramite un solo operatore, il quale può eseguire l’operazione senza scendere dalla trattrice. Posteriormente sono presenti due ruote che, nel momento in cui si desidera spostare la serra, vengono abbassate tramite una vite senza fine e sollevano la parte posteriore”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia