Non sarà la maratona di New York, ma è decisamente peggio.
45 chilometri e 2.800 metri di dislivello positivo tra gli Appennini selvaggi ‘ricoperti di fango che ci vorrebbero giorni per descriverlo’ hanno messo a durissima prova 100 atleti durante il Trail dell’ulivo a Valpiana (Ra) di domenica scorsa.
Tra questi, il noto sportivo di casa Alessio Zambon, alla ribalta delle cronache qualche mese fa per la sua impresa sportiva in Norvegia oltre il circolo polare artico.
Poco importa quindi se al traguardo Zambon ha scoperto con grande stupore di essere arrivato addirittura secondo, tra l’altro beffato quasi alla fine per un errore di percorso. ‘Ad un certo punto se ne è andato il sole – ha raccontato Zambon, descrivendo la gara – ed è arrivata la bufera, un vento fortissimo, tanto che non è stato più possibile correre nei sentieri perché erano diventati dei veri e propri fiumi in piena’.
A condividere l’avventura di Zambon l’inseparabile amico ‘norvegese’ Matteo Parise, Filippo Dalla Valle e le altrettanto inseparabili e allenatissime fidanzate che, per questa volta, si sono limitate astutamente a far parte della tifoseria.
Marta Boriero