Al 112 arriva la telefonata: ‘Ci sono degli intrusi nello stabile in disuso della ex distilleria  Zanin di Zugliano’. La pattuglia della radiomobile di turno è partita subito in ricognizione e, perlustrando attentamente l’area abbandonata, ha notato un’auto – senza nessuno a bordo – fuori dal fabbricato. Addentratisi all’interno dello stabile con l’aiuto del proprietario e adottando tutte le misure di protezione del caso, i carabinieri hanno sorpreso due giovani che, vistisi scoperti, non è rimasto che fornire i propri documenti e declinare le proprie generalità. I due giovani ventenni, uno di Piovene e l’altro di Santorso, però pensavano di giustificare la loro intrusione nell’ex distilleria, ben chiusa da cancellate e lucchetti, perché a loro dire stavano praticando l’Urban Exploration (n.d.r. Speleologia urbana), fenomeno che ha preso piede negli ultimi anni. I carabinieri però, non soddisfatti delle spiegazioni addotte dai due amici, che nel frattempo avevano dimostrato un certo nervosismo durante il controllo, sono stati perquisiti rinvenendogli addosso, a ognuno di loro, diversi involucri in cellophane al cui interno erano già confezionate dosi di hashish e marjuana pronta all’uso, dal peso complessivo di grammi sessanta. Le operazioni alla ricerca di droga sono state anche estese a bordo dell’auto nella disponibilità dei due, parcheggiata poco distante dall’edificio abbandonato, veicolo che non era sfuggito all’attenta ispezione dei luoghi da parte dei carabinieri giunti in sopralluogo.

La coppia di ventenni, dopo le formalità di rito presso la sede del comando in via Lavarone, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Vicenza, per il reato di detenzione di droga ai fini di spaccio. La droga è stata invece sequestrata e custodita in attesa di ulteriori disposizioni da parte dell’autorità giudiziaria. Dopo la denuncia alla procura, i due sono anche stati segnalati all’ufficio misure prevenzione della Questura di Vicenza, che ha emesso a loro carico: il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Zugliano e l’avviso orale, provvedimento con il quale il Questore competente per la residenza degli interessati, diffida i soggetti, ritenuti socialmente pericolosi, invitandoli a mantenere una condotta conforme alla legge.

Si precisa che le perquisizioni, il sequestro e il conseguente deferimento in stato di libertà sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte del citato Reparto procedente e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alle vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Comunicato stampa dei carabinieri della compagnia di Thiene

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