E’ sconvolta l’intera comunità di Grumolo Pedemonte, nel Comune di Zugliano, dove poco prima dell’ora di pranzo una donna del posto al sesto mese di gravidanza è stata brutalmente aggredita nel parchetto di Via Casette, poco distante dall’Ufficio Postale.
A brutalizzarla dopo averla coperta di insulti indicibili, una cinquantenne di origine sudamericana che si trovava stesa in una delle panchine. La donna, in evidente stato di alterazione, avrebbe cominciato a gesticolare confusamente, indicando la pancia mentre la neomamma si trovava di passaggio, cuffiette alle orecchie, portando i suoi due cagnolini a fare la classica sgambata.
Neanche il tempo di avvicinarsi a chiedere cosa volesse, che la sudamericana si è ulteriormente scatenata: “Sei incinta brutta puttana, chi ti ha riempito”? Un fiume in piena che non ha avuto ragione del tentativo della malcapitata di dialogare, al contrario. Pochi istanti di concitazione e non paga della violenza verbale, la sudamericana le si è avventata contro facendola cadere: calci, pugni e capelli strappati a ciuffi in un turbinio di offese e di frasi senza senso, mentre la vittima con le sue urla tentava di attirare l’attenzione di qualche passante.
Grida che assieme al chiassoso abbaiare dei cani atterriti dalla scena, hanno fortunatamente attirato madre e figlia da una vicina abitazione corse a dividere non senza fatica le due donne: la sudamericana infatti, pur prevaricando la neomamma ancora a terra e intenta a riparare come poteva il ventre, ha seguitato a picchiare duro e solo il piglio deciso delle soccorritrici ha evitato il peggio.
Arrivati sul posto i Carabinieri della Compagnia di Thiene, è stata quindi chiamata anche un’ambulanza che ha condotto la neomamma all’Ospedale di Santorso: dai primi accertamenti non ci sarebbero fortunatamente traumi per il bambino, ma per la donna che ha riportato parecchi lividi ed escoriazioni, è stato disposto comunque un periodo di osservazione in via precauzionale.
E la famiglia della vittima, che stava ultimando un trasloco verso un paese limitrofo, ha fatto intanto trapelare tutto il dolore misto a rabbia per una vicenda che dovrà essere comunque chiarita specie in considerazione dei trascorsi della sudamericana. “Pensarci a fronte di ulteriori possibili gravi episodi” – commenta il compagno raggiunto telefonicamente – “potrebbe essere già troppo tardi”.
Marco Zorzi