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Zugliano ha detto addio a Giannantonio Carollo, il filosofo de ” la contrada de soto”

“La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.” Con queste parole attribuite a Sant’ Agostino  il parroco dell’ UP di Centrale, Grumolo e Zugliano ha salutato nell’ omelia il professor Giannantonio Carollo, di  72 anni, residente da sempre nella contrada Madonnetta di Centrale.

Il giovane studente Carollo su Sant’ Agostino aveva fatto la sua tesi di laurea. Gianantonio Carollo se ne e’ andato nella notte del 19 Marzo scorso dopo aver dedicato la sua vita allo studio e all’ insegnamento nelle scuole di Mason ( oggi Colceresa). Persona riservata come tutti i pensatori e gli illuminati, ha portato avanti per anni nel suo modo schivo ma presente la storia della nostra terra.

Amante anche della storia locale, delle cose legate al passato della contrada,  si e’ fatto portavoce e interprete dei cambiamenti e delle epoche della vita di Centrale. Viveva da solo, e da solo come nel suo stile discreto si e’ addormentato.

Toccanti i funerali  ben partecipati. Molto commovente il saluto di un suo ex allievo che si e’ fatto voce di altri studenti da lui seguiti con vera passione e cultura. La contrada Madonnetta, con il suo gregge di case e il campanile che fa da pastore vanta 3 schiere di case con annessa corte. Il professor Carollo abitava quella che viene chiamata ” la contrada de soto”. Un filosofo di contrada, un pensatore che si interrogava sul senso della vita. Se ne va così…come nel suo stile un ” personaggio” storico di Centrale. Presenza di fiducia per i vicini, con la sua barba che era sacra, ora a no piace immaginarlo impresso nella luce di una conoscenza ri – trovata.

Luca Bertezzolo