Un addio straziante tra due ali degli amici motociclisti, il rombo dei motori accesi quasi a proteggerla per l’ultimo viaggio, la commozione dei centinaia di amici, dei genitori e della sorellina Giulia. Così se n’é andata Ylenia Boriero, morta a soli 22 anni lungo la Priabonese, travolta dalle ruote di un camion, salutata con un affollatissimo rito funebre nella chiesa dell’Immacolata a Zané.
Anche Don Lucio ha faticato a trovare le parole adatte per consolare chi é inconsolabile di fronte ad una tragedia di questa portata, che ha lasciato tutta la comunità impietrita ed un vuoto in chi conosceva bene e amava la giovane, una brava ragazza con la passione per la
moto, acquistata solo da pochi mesi.
“E’ faticoso da accettare – ha detto il parroco – siamo qua con tanta rabbia,
Ylenia ci ha lasciati troppo in fretta, ci viene da dire che ci è stata rubata. Oggi potrebbe essere stato un normale sabato assolato di luglio, ma non è così. Le domande sono tante, e le risposte poche, forse nessuna. Gli amici bikers avevano quasi timore a venire qua a disturbare con le loro moto, ma io dicoloro di non avere timore, che facciano rombare i motori ancora più forte perché il rombo é la loro passione”.
Il sorriso, l’allegria e la voglia di vivere sono invece il ricordo che la giovane lascia ai suoi amici di sempre, ai compagni di classe, alla compagnia di Monte Magrè. “Mi ricorderò per sempre del sorriso che avevi e dei tuoi occhi stupendi – ha detto piangendo l’amica più cara – mi ricorderò dei bei momenti. Non eri mai triste Ylenia, ti piaceva stare in compagnia, stare con la tua famiglia, conoscere nuove persone, viaggiare. Hai cambiato la mia vita e le nostre vite”.
Dopo il rito funebre la salma di Ylenia é stata tumulata nel cimitero di Piovene.
Marta Boriero