Chi è che ancora una volta, vuole impedire al comandante della Polizia Locale Alto Vicentino e Nord Est Vicentino Giovanni Scarpellini di svolgere attività di polizia giudiziaria sul nostro territorio?
La vicenda della Valletta di Schio, con la quindicenne trovata in possesso di sostanza stupefacente, acquistata da un immigrato di circa 20 anni nel parco, fa rabbrividire se si pensa alla diffusione di atti processuali che vedono i dati sensibili di una minorenne sbattuti sotto gli occhi di chi, pur di attaccare Scarpellini, sta perdendo di vista la gravità di quanto si spera la magistratura punisca.
In 23 anni di cronaca nera, non mi era mai capitato di assistere a tanta morbosità provinciale su una denuncia, di quelle che sui giornali ‘normali’ nemmeno meriterebbero un titolo. Cosa nasconde in realtà questa polemica? Non ci vuole Einstein per capire che il tutto è pilotato per screditare una figura istituzionale, che come spesso accade nella nostra società, ‘troppo professionale e dotata’ deve essere colpita.
Sotto, deve esserci qualcosa di più grave, che va oltre il chiarimento di dettagli di una notizia fatta diventare più importante: a quale scopo? Chi ha fornito dettagli ‘tecnici’, che violano la privacy della quindicenne al consigliere Carlo Cunegato, che probabilmente, non si è reso conto di essere finito in una manovra in cui lui si è ritrovato ad essere manovrato ?
Una cosa è certa, Scarpellini non è la prima volta, che finisce nel mirino delle interrogazioni del consigliere di minoranza Carlo Cunegato. Note comunali che gli sono costate il ‘linciaggio sui social’, quando è arrivato a chiedere al sindaco Valter Orsi il perchè ‘ i vigili svolgessero compiti di polizia giudiziaria e turni di notte’. Perchè un professore di filosofia si prende la briga di entrare nel merito di dettagli che solo un esperto di forze dell’ordine può comprendere?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Natalia Bandiera