Lunghi periodi di siccità alternati a violente precipitazioni concentrate in brevi periodi: gli scenari che i territori ogni anno devono fronteggiare a causa dei cambiamenti climatici chiedono soluzioni e risposte nuove. Il tema è stato al centro del convegno “Nuovi spazi per l’acqua. Ridisegnare il territorio in risposta ai cambiamenti climatici”, che si è svolto ieri all’auditorium dell’Orto Botanico di Padova promosso dall’Università degli Studi di Padova insieme ad ANBI Veneto e al Consorzio di Bonifica Bacchiglione. E proprio il presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione, Paolo Ferraresso ha rimarcato la crucialità di “recuperare il rapporto con la natura e in particolare con l’acqua che ci può fare male – ha spiegato nel suo intervento – quando è troppa ma anche quando manca. La colpa non è dell’acqua ma di un rapporto tra uomo e natura che abbiamo compromesso e che oggi dobbiamo ricostruire”.
La centralità dell’acqua come elemento di vita imprescindibile è stato evidenziato anche da Gianpalo Vallardi, presidente Commissione Agricoltura del Senato per il quale “non ci può essere agricoltura senza acqua e l’acqua ci serve oggi più di prima”.
Massimo Gargano, direttore generale Anbi ha rilevato nel suo intervento come “i sistemi ecosistemici sono i benefici che l’irrigazione apporta non solo all’agricoltura, ma all’ambiente in generale. E’ necessario farne uscire la conoscenza – ha aggiunto – dalle stanze degli esperti perché la loro importanza venga percepita dall’opinione pubblica a servizio dell’unico modello di sviluppo possibile per l’Italia, quello che ha il territorio al centro”.