Ancora un intervento sul Pasubio, ancora persone senza attrezzatura e vestite in modo inadeguato che si avventurano in alta montagna nonostante gli svariati appelli di non salire, soprattutto percorrendo la Strada delle Gallerie.
Questa volta sono tre ragazze ad essere state soccorse, dopo essere salite a Rifugio Papa ed essere rimaste bloccate là, stanche ed infreddolite perché vestite in modo inadeguato alle esigenze della montagna.
Stanno ancora scendendo le squadre del Soccorso alpino di Schio salite al Rifugio Papa, sul Pasubio, dove si trovavano le tre ragazze in difficoltà. Le tre escursioniste, non attrezzate in maniera idonea, erano salite dalla Strada delle Gallerie, ancora innevata nella parte alta e con le ultime gallerie parzialmente ostruite. Raggiunto il Rifugio Papa, stanche, infreddolite e con la Strada degli Scarubbi, da cui sarebbero dovute scendere, completamente innevata, hanno chiesto aiuto, una di loro lamentando dolori all’anca. Scattato l’allarme verso le 16.15, otto
L’ennesimo appello da Rifugio Papa: “Non salite sul Pasubio”
Da Rifugio Papa intanto arriva l’ennesimo appello a non salire sulla montagna, soprattutto se non si è esperti e non si utilizza l’attrezzatura adeguata.
“Anche in questo momento la squadra del CNSAS di Schio sta intervenendo sul Pasubio – ha commentato il gestore del rifugio mentre l’intervento era in corso – Prima di avventurarsi sugli itinerari del Pasubio, Strada delle Gallerie bisogna essere consci che anche se al momento non sono più presenti situazioni che rendono la progressione particolarmente pericolosa a causa dei notevoli accumuli di neve e ghiaccio ancora presenti sulle vie di comunicazione non è possibile accedere alla zona sommitale con mezzi meccanici. L’itinerario più breve per portarsi al rifugio richiede ancora almeno un’ora di cammino con tratti di strada completamente ostruiti dalla neve. Ogni minimo problema di natura fisica, per esempio una banale distorsione, che rende problematico scendere con i propri mezzi richiede quindi l’intervento di parecchie persone e ore di lavoro per trasportare eventuali infortunati a valle. Chiediamo quindi a tutti gli escursionisti molta prudenza e ancora un po’ di pazienza”.