Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno eseguito il sequestro probatorio d’urgenza di un impianto di autolavaggio sito in Valdastico , operante senza le previste autorizzazioni in materia ambientale.
Nello specifico, i militari della Compagnia di Schio hanno eseguito, presso il citato esercizio commerciale, un accesso ispettivo congiunto con i funzionari dell’A.R.P.A.V. (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto), finalizzato a verificare il rispetto della normativa in materia di scarico delle acque reflue industriali disciplinata dal D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambiente), cui sono assimilati per legge gli scarichi da autolavaggio.
Nel corso dell’intervento, è stato rilevato che: la società gerente l’impianto non è mai stata destinataria di Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.), per il cui rilascio è competente la Provincia; l’impianto non era dotato di alcuna vasca per la separazione dell’acqua dalle sostanze inquinanti utilizzate per il lavaggio delle auto; le acque reflue industriali derivanti dalla citata attività, in assenza della vasca di cui sopra, erano confluite direttamente in due pozzi perdenti collegati con il sottosuolo, ovvero sul terreno adiacente l’impianto.
I militari hanno dunque eseguito il sequestro probatorio d’urgenza dell’impianto, operante in violazione di quanto previsto dal Testo Unico Ambiente.
La legale rappresentante dell’impresa è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Vicenza per i reati di cui all’art. 137, comma 1 (Scarico di acque reflue industriali non autorizzato) e comma 11 (Violazione dei divieti di scarico negli strati superficiali e nelle acque sotterranee del sottosuolo), del Testo Unico.
La società gerente l’impianto è stata segnalata all’A.G. per la responsabilità amministrativa dell’Ente (art. 25- undecies del D.Lgs. 231/2001) derivante dalla commissione del reato ambientale presupposto da parte del citato organo apicale.
La stessa autorità giudiziale di Vicenza, condividendo le ipotesi investigative, ha iscritto nel registro degli indagati la persona fisica e quella giuridica, emettendo autonomo decreto di sequestro della struttura commerciale già vincolata d’iniziativa dai militari scledensi.
Si rappresenta che la misura è stata adotta d’iniziativa da parte di questa polizia giudiziaria e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Il comunicato è stato autorizzato dall’Autorità Giudiziaria per motivi di interesse dell’opinione pubblica.
Comunicato stampa della Guardia di Finanza