Quello che è emerso durante l’analisi dei fotogrammi delle telecamere è agghiacciante. Vittime anche di appena dodici anni, accerchiate dalla gang. Una banda violenta, spietata, che anche per 5 euro è pronta a picchiarti e a scaraventarti a terra. Sono tutt’altro che finite le indagini della Polizia Locale, che giovedì scorso, con un intervento lampo da parte degli agenti del Consorzio Nord Est Vicentino e Altovicentino, hanno identificato quattro 16enni, che adesso sono fortemente sospettati di aver compiuto furti e rapine anche in altri paesi limitrofi e a Vicenza.
Quanto trapela dalle indagini è che la gang arrivava a Thiene ogni giovedì pomeriggio con il treno. Scendeva dal convoglio e mirava alle prime biciclette. I delinquenti salivano in sella e adescavano le vittime ad occhio. Quasi sempre ragazzi, che terrorizzavano accerchiandoli e minacciandoli di picchiarli se non consegnavano soldi e cellulari. A chi provava ad opporsi toccava questa sorte.
Come hanno raccontato le cronache locali la settimana scorsa, grazie alla corsa di un dodicenne sotto choc, che ha denunciato con tempestività quanto gli era accaduto (le altre vittime si sono presentate a ruota negli uffici di via Rasa descrivendo le medesime circostanze), gli agenti del Comanadante Giovanni Scarpellini sono riusciti ad acciuffare la banda. Giovani, che nonostante fossero adolescenti, avevano un modus di delinquere da cui si evinceva spregiudicatezza nella minaccia e velocità, tipica di chi è seriale in questo tipo di reati.
Sedicenni, che da quanto trapela, vivevano di illegalità, andando in trasferta qua e là seminando il terrore. Sono state molte le mamme che in questi giorni, sono andate a denunciare quello che prima i figli non avevano avuto il coraggio di confessare. Ragazzi ancora provati psicologicamente, che solo dopo aver saputo dai giornali online della baby gang, hanno trovato la forza di vincere quella sorta di paura mista a pudore che attanaglia le vittime di certi reati. Dai filmati delle telecamere del centro di Thiene si vede la banda che accerchia la sua ‘preda’, che lo fa con una tecnica collaudata, senza dare via di scampo al malcapitato. Tutto in pieno giorno, convinti di poterla fare franca, di poter risalire sul treno e tornare a casa, per ritornare a Thiene giovedì prossimo.
N.B.
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