“Ci dia i soldi o qua il carcere non glielo leva nessuno”. Una telefonata arrivata come un fulmine a ciel sereno, nella casa di un’anziana coppia di Torrebelvicino. Dall’altra parte un finto ispettore della Questura, a raccontare alle due vittime come un loro parente si fosse messo nei guai. “Ha provocato un incidente, ora è in custodia da noi, ma se pagate la cauzione può uscire”. E così hanno fatto, consegnando contanti ed anche il bancomat.
E’ l’ennesima truffa, purtroppo messa a segno, ai danni di persone anziane. Vittime che, non scelte a caso, cadono nella trappola di imbroglioni senza scrupolo.
“Pagate e gli evitate i guai – avrebbe detto l’insistente finto ispettore – Per fare prima vi mando un mio agente”.
Questo avrebbe fatto credere di partire dal commissariato di Polizia per arrivare a Torrebelvicino coi minuti contati. “E’ stato di fermo da noi in Questura, ma se non abbiamo i soldi, finisce in carcere”. Agitazione e ansia avrebbero mandato in confusione la coppia, con l’unico pensiero di aiutare il loro congiunto.
Ma, stando alle prime ricostruzioni, la somma di danaro che i due sarebbero riusciti a racimolare non era sufficiente. “Non basta. Datemi le carte che prelevo al bancomat e poi torno a restituirvele”. Una finta solerzia che, purtroppo, ancora non avrebbe dato modo ai due anziani di mettere in dubbio le parole del poliziotto fasullo.
Resta da chiarire ora se, e quanto, i malviventi siano riusciti a prelevare prima del blocco delle carte in banca, fatto qualche ora dopo dalle vittime.
Chiamate sempre il 112
Ricordiamo sempre che nessun appartenente alle Forze dell’Ordine o altro ente può chiedere denaro contante o altri beni preziosi per qualsiasi motivo. Non fate entrare sconosciuti in casa ed in caso di dubbio attivate immediatamente i numeri di emergenza per richiedere aiuto presso il vostro domicilio.
Paola Viero