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Thiene. Ubriaco mangia a sbafo all’Aldi e morde l’addetto alla sicurezza che gli chiede di pagare

Spuntino improprio per un 26enne di origine pakistana che ieri pomeriggio, verso le 16.30, è entrato nel supermercato Aldi di Thiene, mangiandosi alcune pizzette a sbafo, ma non solo. Una volta sorpreso dall’addetto alla sicurezza gli morde la mano per sfuggire.

Un cliente non facile da gestire per il vigilante, 53enne di origine nigeriana, che avrebbe cercato di fargli capire che non poteva girare per le corsie del market, addentando ciò che più gli faceva comodo e senza passare prima per la cassa. E non finisce qui.

Stando alle prime ricostruzioni svolte da una pattuglia della Polizia Locale NeVi il 26enne pakistano, che abita in un comune del circondario dell’Alto Vicentino sarebbe entrato nel market già in stato psico-fisico alterato e sarebbe bastata la frase “prima si paga e poi esci a mangiare” a farlo infuriare. Poche parole che avrebbero scatenato un battibecco tra i due,  finito coi denti del 26enne piantati sulla mano sinistra dell’addetto alla sicurezza.
Sul posto anche un’ambulanza del Suem 118 che ha trasportato il 26enne pakistano al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso dove, poco dopo, è stato dimesso. L’addetto alla sicurezza, invece, è stato medicato in un altro ospedale e, pare, farà denuncia per quanto accadutogli. Per il 26enne è stata staccata una multa di 102 euro per ubriachezza molesta.

Foglio di via. Quella all’Aldi non sarebbe la prima ‘prodezza’ che il 26enne di origine pakistana avrebbe compiuto nel territorio thienese. Conosciuto alle forze dell’ordine per la sua abitudine a consumare alcol e droghe, sarebbe un habitué della stazione dei treni di Thiene. Qui, dove passano studenti e pendolari, il 26enne è già stato sorpreso a consumare del crack. Questi, solo alcuni degli episodi di cui si sarebbe reso protagonista nel territorio thienese e che per il Comandante della Polizia Locale, Giovanni Scarpellini, renderebbero la misura colma: “stiamo valutando di fare proposta per il foglio di via”.

Paola Viero