Sangue, stagnola e il drogato tramortito dalla dose d’eroina sparata in vena. In pieno centro a Thiene, in via Trieste. Una notte sballata, fatta anche di crack e la pipa dell’ultimo momento ricavata da una bottiglietta di plastica.
Questa la scena che si è presentata agli occhi di un paio di testimoni, nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 settembre. Persone che a quell’ora finiscono di lavorare, prendono la strada di casa trovandosi un ragazzo riverso a terra. Bici gettate in strada e chi, sul pavimento del distributore automatico di cibi e bevande a metà di via Trieste, si sta costruendo una pipa di fortuna per fumarsi il crack. Una scena di degrado a Thiene, che tocca oramai l’ordinarietà, alla quale chi si assiste non ci sta più. Facendo squillare il centralino di pronto intervento. Chiamando sul posto anche chi da sempre si batte per una città più pulita e sicura. “Sono stato chiamato poco dopo le 3 di notte-racconta Christian Azzolin, consigliere comunale di Liberi a Destra-Fratelli d’Italia-A farmi la telefonata un barista che stava tornando a casa e che si è trovato questi due uomini, di chiara origine magrebina, a farsi di droga. Lo stesso barista che, solo qualche ora prima, si era visto entrare un uomo a chiedere un cucchiaino per farsi la dose di eroina. Siamo alla follia pura”.
“Quando sono arrivato ho trovato una pattuglia dei carabinieri- racconta ancora Azzolin- Che se ne è andata via qualche attimo dopo. I due tossici sono spariti”. Quello intontito ‘dal fumo’ che avrebbe aiutato l’altro a sparire dalla zona. Un duo di tossici che si sposta verso via Dante. “Lì infatti li ho ritrovati-continua Azzolin- A loro si era aggiunta una donna, che parlava italiano con un marcato accento dell’est. Mi sono avvicinato per chiedere se avessero bisogno di soccorso. Mi è stato risposto che stavano ‘da Dio’. Che erano in festa e se volevo condividere con loro uno spinello. Assurdo. Ma l’assurdità sta nel fatto che questo possa accadere in una città bella come Thiene. Col rischio di diventare la nuova Platspitz”.
Thiene si sta spegnendo? Se durante il giorno sembra ancora brillare al calare della sera la città finisce in mano ai ‘soliti balordi’. Gente più che conosciuta ma che non manca mai negli angoli del centro. Portando al culmine il senso di insicurezza dei cittadini. Tante, sempre troppe, le segnalazioni di situazioni di questo genere. Pescate non solo nel mondo della droga tra pusher e zombi fatti. Ma anche di quei ragazzini che si raggruppano sfidando chiunque si trovi nella loro strada.
Thiene, come qualsiasi città italiana, dovrebbe essere vigilata dallo Stato. Uno Stato che sul territorio dell’Alto Vicentino latita. Quasi non degnandosi di prendere in considerazione la richiesta di aprire un Commissariato di Polizia. Tutto casca allora, come sempre, su Carabinieri e Polizia Locale. Ma se i primi sono la rappresentazione dello Stato sul territorio, al quale ogni singolo cittadino ‘versa il proprio sangue’ in tasse, i secondi sono chiamati a rispondere all’amministrazione comunale. “A Thiene la Polizia Locale sta facendo anche l’impossibile, pur col loro organico esiguo -conclude il consigliere comunale Azzolin- Per questo presenterò una mozione in consiglio comunale. Per nuove risorse al Comando della Polizia Locale che già sta facendo un lavoro egregio e del quale possiamo ritenerci orgogliosi. Ma non basta. Scene come quelle di stanotte sono cartine tornasole di una situazione incancrenita e che va fermata”.
Paola Viero