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Thiene. Una rosa rossa per Vidal Martha, “uccisa” dalla fatica e dalla solitudine

Non è passata inosservata, questa mattina, quella rosa rossa infilata nella siepe sul luogo che ieri mattina è diventato ‘teatro’ di tragedia per una delle tante donne che arrivano a non farcela più.
A soccombere dinanzi ad una vita che vedono in salita, ad una esistenza logorata dalle difficoltà economiche, dalla fatica di lavori estenuanti che le fanno arrivare sfinite la sera, dalla solitudine che deriva dal pessimismo del non vedere niente di buono.
Ecco perché Vidal Martha del Rocio,  43 anni originaria dell’Ecuador ma residente in via Garibaldi a Thiene ha deciso di farla finita.
E se qualcuno stenta a credere che si possa arrivare a suicidarsi recidendosi la carotide, piuttosto si soffermi sul grado di disperazione di chi, pur di interrompere l’inferno interiore, decide di ricorrere ad un gesto così tanto estremo.

 


La rosa rossa che stamattina una persona anonima ha lasciato in via Rasa, nel parcheggio dell’ex Nordera, è il simbolo della sensibilità che va oltre lo shock per un atto di cronaca così cruento.

E’ la vicinanza di chi è rimasto colpito da tanto dolore e disperazione, è emblema di una vicinanza che Vidal Martha non ha avuto in vita e che qualcuno vuole darle almeno da morta.

 

 

Dinamica chiara per gli investigatori
Per i carabinieri del reparto operativo di Vicenza e della compagnia di Thiene, che sono stati coordinati direttamente dal comandante provinciale Alberto Santini che ieri si è precipitato sul luogo della tragedia, non ci sarebbero dubbi.
La collaboratrice domestica 43nne  è arrivata di buonora con la sua macchina in via Rasa, dalla propria borsa ha afferrato un coltello dalla lama di 20 cm e si è tagliata le vene dei polsi.

L’intento di Vidal Martha del Rocio era quello di farla finita e, per non correre il rischio di non riuscire a portare a termine il progetto di morte, si è tagliata la gola lasciandosi agonizzare dissanguata.
Molto probabilmente non verrà disposta alcuna autopsia, perché a confermare questa ricostruzione ci sono anche le telecamere visionate a lungo all’interno degli uffici del comando della polizia locale.

Lo shock negli occhi del testimone
Erano circa le 8.30 quando un uomo ha chiamato la centrale operativa del consorzio: “Presto venite, c’è una donna con la gola tagliata dentro un’auto”. Il terrore è corso per una frazione di secondo lungo la ‘linea telefonica’ ed ha raggiunto l’operatore della polizia locale che ha fatto scattare l’allarme.
Sul posto indicato dal testimone gli agenti ed i carabinieri della stazione di Thiene. La prima ipotesi è stata quella dell’omicidio. E’ bastato pochissimo, sebbene non si siano sbilanciati subito con la stampa, per capire che la donna aveva fatto tutto da sola.
Dal numero di targa dell’utilitaria si è risaliti all’identità di Vidal Martha del Rocio.
Un investigatore presente sul luogo si è ricordato della denuncia per stalking  che la donna aveva presentato diverso tempo nei confronti dell’ex convivente.
L’uomo non centrerebbe nulla col gesto estremo della donna, questo è chiaro all’occhio elettronico delle telecamere che non hanno riprese alcuna aggressione.

 

Non era in carico ai servizi sociali
Vidal Martha del Rocio non era in carico ai servizi sociali di Thiene. Lo era stata per qualche tempo, diversi anni fa.
Non era nemmeno in carico allo sportello di donna “Una bravissima ragazza, una grande lavoratrice – la descrive chi la conosceva e preferisce nell’anonimato – Seppure la sua vita sia sempre stata difficile, era una mamma presente col  figlio diciottenne, molto bravo a scuola”.

N.B.