Un episodio di violenza a cui Thiene non è abituata con un uomo che ha preso a pugni un passante in pieno centro e in pieno giorno. Il responsabile è stato arrestato.I fatti. Alle  15:30 circa di giovedì 13 marzo, la Polizia Locale “Nordest Vicentino” veniva avvisata che un giovane aveva colpito in volto una signora e poi si era allontanato facendo perdere le
sue tracce. Interveniva una pattuglia della Polizia Locale che, dopo aver acquisito le prime informazioni sui fatti e la descrizione del soggetto dalle persone presenti, accompagnava in ospedale la signora che aveva subito l’aggressione.
L’identikit del responsabile del grave fatto fornito agli agenti, con una fotografia dello stesso scattata da un testimone oculare, veniva diramata alle pattuglie in servizio sul territorio.
Scatta la caccia all’uomo. Nonostante le ricerche a tappeto svolte il soggetto non veniva individuato.Le successive indagini hanno consentito, il giorno successivo, 14 marzo 2025 verso le ore 11:30, di individuare un uomo, con fisionomina verosimile con quella del responsabile dell’aggressione del giorno precedente che da Piazza Scalcerle e a bordo di una bicicletta, si stava dirigendo verso il park “ex Nordera”. E’ stato  intercettato da tre agenti ma lo stesso, nonostante le intimazioni a fermarsi, al fine di eludere il controllo e garantirsi l’impunità, scendeva dalla bici  scagliandolo contro ad un agente che cadeva rovinosamente a terra cagionandosi lesioni personali, giudicate guaribili in 5 giorni.
La fuga. L’uomo cercava quindi di fuggire di corsa ma veniva intercettato poche decine di metri dopo; ne scaturiva una colluttazione a seguito della quale il giovane veniva bloccato e condotto in Comando, ma è stato  arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
L’arresto. Dopo una notte trascorsa nella camera di sicurezza,  il giovane M.A. 27enne originario dell’eritrea ed in Italia senza fissa dimora, veniva accompagnato davanti al Giudice del Tribunale di Vicenza, che convalidava l’arresto. Su richiesta delle parti, il Giudice applicava la pena di mesi 6 di reclusione – pena sospesa. M.A. veniva altresì identificato senza ombra di dubbio dalla signora come il responsabile dell’aggressione in suo danno per cui veniva anche denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per lesioni personali.
Soddisfazione da parte del Comandante Colombara che sottolinea la grande professionalità e spirito d’iniziativa che hanno permesso in breve tempo di individuare il responsabile e assicurarlo alla
giustizia, garantendo la sicurezza nel territorio.

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