Vuole rimanere anonima, ma ci tiene attraverso il suo avvocato a fare conoscere la sua storia perchè dice di non poterne più di giudizi affrettati emessi da chi non conosce entrambe le campane. A fare luce per completezza d’informazione è l’avvocato Paolo La Placa, che da quattro anni segue la cittadina thienese, che ha segnalato l’enoteca Papillon che si trova in pieno centro storico, per non aver rispettato il regolamento comunale. “I giornali hanno riportato esclusivamente le circostanze rilevate da Arpav, in realtà la mia assistita convive con musica e rumori anche in piena notte da 4 anni”.
Avvocato, ci spieghi come nasce la vicenda, che è emblematica del difficile rapporto che spesso intercorre tra privati cittadini e baristi..
“La querelle tra i miei clienti e il Bar Papillon nasce nel 2019 quando , esasperati dalla musica e dal vociare anche dopo l’orario di chiusura, gli stessi mi hanno incaricato di inviare una missiva al gestore al fine di porre termine a tali comportamenti che, oltre a violare il regolamento comunale, disturbavano il sonno. Intendo che il vociare e la musica era ben oltre la mezzanotte pertanto non si tratta di richiedere silenzio alle 22, ma verso le 2 del mattino. Anche perchè Andrea Pettinà è ben consapevole dello stato della struttura e della non insonorizzazione degli appartamenti. La risposta dell’esercente è stata inesistente: non ha risposto alla pec ed anzi ha continuato nei propri comportamenti. Successivamente, con il covid, la situazione è migliorata, dato il subentrare del lockdown imposto dal Governo italiano”.
Com’è precipitata la situazione, avvocato La Placa?
“Nei mesi scorsi, i comportamenti ed i rumori dopo l’orario di chiusura sono stati sempre segnalati al Comune e alla Polizia Locale, senza esito alcuno, il signor Pettina ha ricevuto autorizzazione dal Comune di fare un dj set con musica ad alto volume per due mesi tutti i venerdì e tutte le domeniche di giugno. E’ stata inviata una nuova segnalazione al comune di Thiene chiedendo un incontro con il sindaco che, effettivamente, ha acconsentito di incontrare i miei clienti”.
E come Le è stato risposto?
“La risposta del Comune è stata che oramai le autorizzazioni erano state date (almeno quelle fino a maggio) e che non si potevano revocare. Da li ancora messaggi al signor Pettinà per chiedere di potere dormire (sia a finestre chiuse che aperte non si poteva stare in casa dal rumore) ed ancora il totale spregio del sonno altrui:mi riferisco a rumori anche dopo orario di chiusura .
A quel punto è stato richiesto intervento Arpav, è stato effettuato un accesso in un normale giorno lavorativo con sforamento dei limiti di legge: non era una serata con il dj, ma una serata normale si badi bene. Ed ecco che Arpav ha elevato la sanzione. Il problema non è il punto o i due punti è il rumore che si deve sopportare per arrivare a quei punti in eccesso. I limiti di legge, come quelli di velocità come quelli alcolimetrici, sono stati posti per essere rispettati a maggior ragione se poi vengono superati quando il locale dovrebbe essere chiuso. Non si è mai chiesto a Pettinà di non avere musica o di non fare alcun rumore negli orari concessi dal Comune ma di rispettare il sonno e il quieto vivere delle persone che pagano regolarmente un affitto o un mutuo per poter vivere nelle loro case senza esserne prigioniere”.
Avvocato, pensa che si potesse arrivare ad altra soluzione?
“Certo che si. La mia assistita non è una rompiballe, anzi, è fuori Thiene quasi tutti i fine settimana. Chiedeva di poter dormire perchè la mattina occorre alzarsi per andare a lavorare, ma è mancato anche il dialogo civile. Quello che è emerso in questa spiacevole vicenda è stata la mediazione di chi non vuole capire che le regole ci sono per essere rispettate. Se in una strada c’è il divieto di transitare con l’auto oltre i 70 chilometri orari ed io ignoro il cartello, non posso lamentarmi perchè mi viene fatta una multa. A cosa serve allora il regolamento comunale? Nonostante i tentativi di risolvere la querelle ho notato un muro sia da parte del Comune che da parte del gestore del locale, che è arrivato a dire alla mia cliente che godeva della protezione del sindaco che era un ex dj e stava dalla parte dei baristi. E chi tutela invece, il diritto al riposo degli abitanti di Thiene?”
Natalia Bandiera