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Thiene. Marocchino si firma ‘Allah u Akhbar’ davanti ai poliziotti. Partono gli accertamenti

E’ stato denunciato per ricettazione e al momento di apporre la firma nel verbale della Polizia Locale ha fatto precedere il suo nome dalla scritta inequivocabile ‘Allah u Akhbar’. Con gli agenti interdetti, il marocchino ha voluto essere ancora più chiaro e affinché capissero il suo intento, ha tradotto la frase in italiano con ‘Dio grande’.

Una specie di sfida, che di questi tempi suona alquanto sgradevole e fa rizzare le antenne.

L’episodio, che è stato segnalato e darà seguito ad ulteriori accertamenti, è accaduto a seguito del fermo di R.E.C., 40enne di nazionalità marocchina e residente a Thiene, fermato martedì scorso in sella ad una bicicletta che era stata rubata il 20 luglio ad un pensionato thienese vicino all’Istituto Musicale.

Fermato dalla Polizia Locale, il 40enne marocchino è stato quindi denunciato per ricettazione. Al momento di firmare i verbali, in ogni riga l’uomo ha anteposto al suo nome e cognome la scritta ‘‘Allah u Akhbar’, tradotta in italiano con ‘Dio Grande’ in modo da essere certo che gli agenti comprendessero il significato.

Nel frattempo, gli agenti del comandante Giovanni Scarpellini hanno anche provveduto a restituire il mezzo, riconosciuto anche grazie alla punzonatura antifurto, al legittimo proprietario.

A.B.