Il daspo nasce per punire e allontanare tifosi violenti, ma può essere applicato anche per il bullismo. Precisamente a giovani che hanno compiuto i 14 anni. Se non sai stare nel quartiere e a scuola, puoi essere allontanato da quel rione e da quell’istituto dove crei il disordine. L’argomento tabù per la città di Thiene, dove se osi scrivere  di baby gang vieni accusato di inventarti le notizie e finisci in una rete di violenza verbale che fa male più di mille coltelli, è stata affrontata ieri a Villa Cordellina come emergenza sociale del momento. Per la quale occorre la presa di coscienza. Ma soprattutto l’agire dei sindaci definiti dei “piccoli prefetti”. Un incontro realistico e molto pragmatico, in pieno stile Romano, che negli anni di servizio in cui si è distinto ha sempre dimostrato di essere uno che i problemi li risolve e non li nasconde.

Filippo Romano ha incontrato per la prima volta i sindaci vicentini durante un incontro che si è svolto  a Montecchio, focalizzandosi principalmente sul tema della sicurezza urbana. Un aspetto che ha suscitato particolare interesse è stato l’annuncio  della creazione di due chat WhatsApp per facilitare la comunicazione tra le autorità locali e le forze dell’ordine.

Le chat saranno uno strumento fondamentale per gestire in tempo reale le emergenze e le problematiche di sicurezza che possono sorgere nei vari Comuni. Anche quelle dovute al maltempo, ad esempio. La prima chat, più informale, sarà riservata esclusivamente ai sindaci, mentre la seconda, prevista da un’ordinanza prefettizia, coinvolgerà anche gli organi preposti alla protezione civile, creando una rete di comunicazione immediata per affrontare situazioni di emergenza in modo coordinato ed efficiente.

Romano ha spiegato che l’obiettivo di questa iniziativa è quello di rafforzare la collaborazione tra le istituzioni locali e quelle regionali, consentendo una risposta rapida ed efficace alle emergenze. La creazione di queste chat risponde anche alla necessità di segnalare tempestivamente fenomeni di devianza giovanile, come il bullismo e le baby gang, permettendo così di intervenire con provvedimenti mirati, come il Daspo urbano, che vieta ai minorenni l’accesso a determinati luoghi. Mai più indifferenza o iniziative personali dinanzi ad episodi come quelli avvenuti in centro a Thiene, dove un piccolo esercito di delinquenti ha scagliato pietre, insultato e aggredito il destinatario di quella che è sembrata una spedizione punitiva. Basta teppisti alla Piastra Miotto. Questi, se identificati, andranno allontanati con il daspo dal quartiere in modo che non ci mettano più piede.

Il prefetto ha anche suggerito ai sindaci di dotarsi di un regolamento di polizia urbana, anziché continuare a emettere ordinanze individuali. Questo regolamento rappresenterebbe una guida chiara su cosa è consentito e cosa non lo è all’interno dei Comuni, senza la necessità di interventi ad hoc. Tale regolamento, una volta approvato dai consigli comunali, permetterebbe anche di standardizzare le normative relative alla sicurezza urbana.

L’incontro è stato molto apprezzato dai sindaci, che hanno visto nelle proposte del prefetto uno strumento utile per migliorare la gestione della sicurezza nelle proprie comunità. Il sindaco di Thiene, Giampi Michelusi, ha sottolineato l’importanza del Daspo urbano per contrastare il fenomeno delle baby gang. Ai microfoni di Tva ieri sera, ha detto che i sindaci hanno “poteri limitati” con certi giovani, che comunque sono seguiti socialmente, ma con i quali non è affatto facile agire. Il neo prefetto ha fatto un discorso ad ampio raggio ieri. Dicendo che, nel caso questi ragazzi creino caos e disordine in un determinato luogo della città,  vengono identificati e i sindaci devono parlare con i loro genitori e coinvolgerli.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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