Quando i leoni da tastiera scrivono senza sapere che i vigili sono concentrati a fare multe e che se ne fregano degli spacciatori ignorano che a Thiene e in tutto il suo hinterland abbiamo degli agenti spesso mimetizzati tra la popolazione. Non sanno che l’attività di spaccio non si contrasta con la divisa fluorescente che brilla in mezzo alla strada o con la paletta alzata. Si tratta di un lavoro molto delicato, non percepibile all’occhio del cittadino, che ormai, per abitudine, giudica sui social quello che non sa. Non sa ad esempio, che l’attività antidroga della Polizia Locale Nord Est Vicentino ha numeri superiori a Vicenza. Numeri dietro i quali c’è un lavoro incredibile, che ci vorrebbe un libro per raccontare.
Eccoli:
  • n. 39 perquisizioni;
  • n. 65 sequestri amministrativi;
  • n. 9 sequestri penali;
  • n. 2 persone arrestate;
  • n. 8 persone denunciate in stato di libertà;
  • n. 58 soggetti segnalati quali assuntori;
  • n. 31 patenti di guida ritirate;
  • kg. 19,4 di Marijuana  – che, così come da analisi quantitativa e qualitativa del Gabinetto Interregionale Triveneto di Polizia Scientifica, corrispondono ad oltre 39.000 dosi personali;
  • n. 158 piante di Canapa Indiana in n. 2 distinte coltivazioni;
  • Kg. 18.6 di Hashish;
  • grammi 127 di Cocaina;
  • grammi 2 di Eroina.
‘Anche per i non addetti ai lavori sarà facile comprendere la portata di una simile attività, che non ha precedenti nel territorio in relazione alle quantità di Hashish e Marijuana sequestrate, al numero dei soggetti segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti ed alle patenti di guida ritirate – ha spiegato il Comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini. –  Nonostante le stringenti limitazioni introdotte alla specifica normativa, che rendono molto difficoltosa l’applicazione di misure restrittive, l’attività di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti è stata molto sostenuta,  grazie ad un nucleo specializzato ed al cane antidroga Ronnie che ha peraltro, effettuato molti controlli alla stazione delle corriere, stazione ferroviaria, luoghi di aggregazione dei giovani (aree verdi e parcheggi).
Dietro sequestri e provvedimenti giudiziari, c’è spesso la segnalazione di un sindaco di paese, al quale qualche genitore preoccupato si rivolge, vedendo il figlio adolescente rientrare a casa alterato. Il primo cittadino, quindi, si rivolge al Consorzio di Polizia Locale, da dove scatta una sorta di piano. Si attenzionano scuola, luoghi di aggregazione, spesso gli agenti devono utilizzare abiti civili per risalire alla fonte di approvvigionamento della droga, che dalla classica ‘canna’ può passare alla cocaina o all’eroina. Sono molti i tossicodipendenti in cura al Serd che raccontano di essere entrati nel tunnel iniziando a fumare lo spinello da ragazzini, per poi sentire il bisogno di ‘qualcosa di più forte’.
Il ruolo di cittadini attenti e civili
A segnalare episodi di spaccio, quest’anno, sono stati anche cittadini attenti, ai quali non è sfuggito l’andirivieni di ‘personaggi poco puliti dal punto di vista penale’ da abitazioni o parchi utilizzati come quartiere generale. Un servizio antidroga può durare mesi di appostamenti e pedinamenti, con gli agenti che stanno per giornate intere dietro i pusher che oggi, conoscono benissimo le leggi e sanno che se portano addosso solo pochi grammi, riescono a sfuggire all’accusa di venderla la droga, visto che nel nostro paese è lecito consumarla. Talvolta, seguendo i movimenti dei consumatori abituali, che si arriva agli spacciatori. Arrivare a provare che siano dediti all’attività di spaccio non è semplice per un investigatore, che deve fare i conti con le ‘mani leste’ di alcuni pregiudicati, che arrivano ad ingoiare lo stupefacente, a liberarsene con la velocità di un giocatore di prestigio o a fuggire a gambe levate alla velocità della luce. Ecco perchè i servizi antidroga devono essere impeccabili, si svolgono spesso con l’ausilio di telecamerine con cui si filmano, per poterli provare, gli episodi di cessione.
Su questo fronte, nel nostro territorio, abbiamo una Polizia Locale che rappresenta un modello in tutta Italia, grazie alle qualità di un comandante come Scarpellini, che quando apparteneva all’Arma dei Carabinieri, era specializzato in questo tipo di attività investigativa. Ma soprattutto, grazie alla formazione che ha saputo dare a quegli agenti, che sembrano affaccendati a fare altro, ma che sono lì a proteggere i nostri giovani per evitare che diventino prede degli spacciatori.
Sempre più giovani i consumatori di droga
Secondo le statistiche pubblicate dai media nazionali, si abbassa l’età del primo spinello, ci si sballa con l’alcol fino al coma etilico. Si esce per picchiare altri coetanei, per violare le regole o fare danni. Protagonisti, sempre minorenni. Qualcosa nella società sta degenerando, colpa delle famiglie o del covid? Negli ultimi mesi, con la pandemia che ha stravolto la vita di tutti, le forze dell’ordine ed in particolare nel nostro territorio, la Polizia Locale, si sono ritrovati a dovere intervenire per sedare regolamenti di conti tra bande di ragazzi , interrompere feste private in casa a base di alcol e droga , o denunciare al tribunale dei minorenni dei ragazzini per danneggiamenti. A questo si arriva dopo il primo approccio con la droga, quello che l’adolescente compie con leggerezza, per spirito di emulazione, ma che lo fa finire spesso in una rete dalla quale poi, non riesce ad uscire. Sono molte le storie di ragazzi giovanissimi, di qualsiasi ceto sociale, che negli uffici del comando di via Rosa hanno raccontato veri e propri drammi. Storie di giovani che sono finiti loro stessi a spacciare per poter pagare debiti di droga o potersi acquistare a loro volta, le sostanze di cui sono diventati dipendenti.
La pandemia non ha fermato i narcos
Il 2021, in qualche modo, ha lasciato un segno per quanto riguarda il mondo delle droghe e delle dipendenze. Sono tre le “notizie” che hanno caratterizzato maggiormente l’anno che sta per chiudersi: due positive, una negativa. Nonostante le restrizioni e i lockdown, infatti, il traffico di droga – in Italia e nel mondo – non è andato in crisi. Lo dicono alcune ricerche: una di queste è la Relazione europea sulla droga 2021 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona (Emcdda). “Stiamo assistendo a un mercato delle droghe dinamico e adattivo, resiliente alle restrizioni connesse al Covid-19 – ha spiegato il direttore dell’Emcdda, Alexis Goosdeel -. Si osservano modelli di consumo di stupefacenti sempre più complessi, dove i consumatori sono esposti a una varietà più ampia di sostanze naturali e sintetiche estremamente potenti”.
N.B.
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