“Thiene è violenta”. E’ passato solo qualche minuto da quando i carabinieri si sono portati via tre dei ragazzi coinvolti nella rissa di ieri sera, lunedì 2 dicembre, e ascoltiamo i primi commenti a caldo di chi ha vissuto quegli attimi di puro terrore in pieno centro storico. “Una scena surreale”, “una vera e propria guerriglia in centro”, “viene da piangere se si va avanti così”. Persone che ancora faticano ad assimilare quanto visto coi loro occhi. Schivando quei sassi lanciati dal branco mentre gridava “puttana, scappa puttana” a quel ragazzo che ha trovato riparo all’interno di un bar del centralissimo corso Garibaldi.
Ve lo abbiamo raccontato ieri sera in presa diretta quanto è accaduto. Un gruppo di giovani che insegue un ragazzo tra lanci di un martello e altri oggetti. Anche un martellino d’emergenza, di quelli in dotazione ai mezzi pubblici per rompere il vetro, ma non solo. Vola in aria anche il cavalletto di un motorino. E ancora: sassi, grandi quanto una mano, bicchieri e posacenere di vetro. Tutto andava bene, a quanto pare, per dare ‘una lezione’. Tutto è accaduto alle sette e mezza di sera, in pieno centro storico di Thiene, mentre i negozianti erano intenti a tirar giù la serranda. L’orario in cui molti rientrano a casa finito di lavorare, tenendo per mano i propri bambini. In Corso Garibaldi, a quell’ora, si riversano i clienti dei bar per l’aperitivo: occhi ed orecchie di una scena agghiacciante che farebbe pensare ad una sorta di spedizione punitiva. Una specie di regolamento dei conti che solo i militari dell’Arma potranno verificare ascoltando quei tre ragazzi che hanno portato in caserma. Oltre agli altri che sono scappati e che potranno essere identificati anche sfruttando le telecamere pubbliche sparse in zona. Occhi elettronici che hanno immortalato anche l’arrivo a sirene spiegate delle 3 pattuglie dei carabinieri. Successivamente anche dell’ambulanza che medicherà con un bendaggio in fronte il ragazzo inseguito dal branco.
Fermati in 3. I giovani portati in caserma sono tre. Quando i carabinieri del radiomobile di Thiene arrivano per primi ne bloccano a terra uno. A dar loro man forte anche altre due pattuglie, una di Dueville e una di Breganze. Intanto gli altri due ragazzi vengono fatti sedere sulla soglia di un negozio. Ma stando a quanto raccontato dalle decine di persone che si trovavano in centro a Thiene ieri sera i ragazzi coinvolti, per lo più di seconda generazione, sarebbero stati una ventina. Chi parla del branco arrivato da Schio, chi parla anche di minorenni coinvolti: anche su questo, da via Bacchiglione, al momento il riserbo è alto.
I video ‘parlano’. Ma anche chi ha visto la rissa coi propri occhi. Le registrazioni private che riprendono quelle scene sono più di una. Frames che si incastrano tra loro e che sono depositari della ferocia che si è scatenata nel cuore storco di Thiene. Terrorizzando chi si trovava lì. Come racconta un’esercente che aveva da poco chiusa la sua attività: “stavo risalendo il Corso. Ho sentito le urla, non capivo cosa stesse accadendo. Ho visto dei ragazzi che ne inseguivano un altro: gli lanciavano delle pietre. Una di queste mi ha sfiorato di poco”. Stessa cosa ad una cliente del Botanico, ‘graziata’ per una manciata di secondi: giusto il tempo di alzarsi e un grosso sasso è stato scagliato contro il tavolino che aveva occupato.
La rissa, i momenti scioccanti. Nei filmati privati in nostro possesso si vede il branco che si concentra sul marciapiede all’altezza della rotonda che spalma il traffico con via Colleoni e via Bassani. “Erano una ventina” racconteranno successivamente alcuni testimoni che in quei momenti si trovavano a due passi dal municipio. Sempre nelle registrazioni video si scorge un ragazzo che si allontana. Va verso il bar Giardini, lo supera e attraversa la strada: lo farà sulle strisce pedonali. I suoi inseguitori, invece, invadono la strada, incuranti delle auto che passavano. Scavalcano e corrono tra i cespugli della rotatoria. Partono i primi lanci. Per primo sarebbe il ragazzo inseguito che scaglierebbe un martello verso il branco. Poi scappa verso il centro. Passa davanti al municipio e corre lungo corso Garibaldi. Dietro di lui il branco si spacca. Chi fa dietrofrónt, chi lo insegue. Il ragazzo che fugge cerca riparo dentro il bar Botanico, ne colpisce col corpo la porta: “era impaurito, per difendersi da queste persone che lo inseguivano ha preso delle sedie (ndr dal plateatico esterno) per lanciarle addosso ai suoi inseguitori. Lo abbiamo fatto entrare e ci siamo messi qua-racconta il barman Stefano mentre con le braccia traccia quella sorta di ‘scudo umano’ che hanno fatto per difendere il ragazzo-Era impanicato. Gli altri fuori, saranno stati tre o quattro, hanno smesso di lanciare i sassi contro di noi scagliandoli poi contro i muri e le vetrine”.
La sassaiola. Sul selciato di corso Garibaldi, anche dopo che i carabinieri sono andati via, restano le pietre lanciate. Sassi bianchi, presi dalle fioriere di un altro bar. Ma non solo: cocci di bicchieri o posacenere in vetro. Anche questi scagliati dagli inseguitori mentre urlavano: “puttana, scappa puttana, vaffanculo”e in sottofondo un’altra voce, sembra femminile, che chiamerebbe per nome uno di loro.
I precedenti in centro a Thiene: sempre casi isolati? Questo è quanto raccontano i video privati, in nostro possesso, fatti da persone che si sono trovate a vivere una scena da far west a Thiene. Non la prima e sicuramente non l’unica nel giro di poco tempo in città. Un fatto di cronaca grave del quale anche questa volta, e ci teniamo a ribadirlo ai nostri detrattori, siamo stati testimoni diretti. Come a settembre per la rapina e aggressione in piazza Nova: anche lì un branco che pesta due quarantenni per 50 euro. Anche lì giovani. Giovanissimi, come quelli che avrebbero fatto parte del branco di ieri sera: “credo che alcuni non avessero più di 15 anni” ci racconta un altro ‘spettatore’ della violenza inaudita andata in scena in centro storico. Sempre a due passi dal municipio di Thiene, ai primi di novembre, si è consumata la rapina al kebabbaro. Con il gestore che prova a difendere l’incasso della serata, uscendone con le mani rotte perché uno dei rapinatori gli avrebbe scagliato addosso una catena in ferro. Anche lì quattro giovani: dai 18 ai 20 anni.
“Scene da guerriglia urbana: ma dove andiamo a finire così?”. Starà ora ai carabinieri ricostruire dinamiche e responsabilità su quanto accaduto ieri sera a Thiene. Con un branco, sicuramente più di tre, dove la violenza l’ha fatta da padrona. Una ferocia che ha generato shock in chi si trovava lì in quegli attimi. Una rissa segnata, ricordiamo ancora, dal lancio di un martello, di un martello d’emergenza rosso del treno: entrambi sarebbero stati sequestrati dai carabinieri, oltre un passamontagna trovato ad uno dei tre fermati. Sul lastrico di corso Garibaldi resta il resto degli oggetti lanciati.“Scene da guerriglia urbana: ma dove andiamo a finire così?”, ci è stato chiesto. Una domanda che doverosamente si deve porre chi della sicurezza di Thiene, ma soprattutto dei cittadini, è chiamato a rispondere. Un problema sicuramente ‘non isolato’ come si vorrebbe far credere, ma che deve essere affrontato. Per farlo bisogna ammettere quanto accade in città e non cercare di omettere una realtà che grida anche per quelle voci che raccontano di quanto patito e che, per la vergogna e l’umiliazione subite, a volte non denunciano.
Paola Viero
Thiene. Rissa in pieno centro storico, un ferito e tre giovani in caserma