Ancora casi di truffe ad anziani, contattati via telefono ed invitati a fornire le credenziali di accesso al loro personale sito di home banking per evitare il blocco immediato del conto corrente.
Un caso, accaduto a Thiene, è stato denunciato dall’80enne Francesca B., che per sua fortuna è riuscita ad intuire le cattive intenzioni della persona dall’altro capo del telefono e ha riagganciato senza fornire nessun tipo di informazione.
“Erano le 19.30 di lunedì quando sono stata contattata sul mio telefono cellulare – ha raccontato – Una voce maschile si è presentata come un impiegato della mia banca e mi ha comunicato che avrebbero chiuso il mio conto nel giro di pochi minuti poiché avevano riscontrato una spesa che mi avrebbe fatto sconfinare fuori dalla disponibilità”.
Perplessa per l’orario della telefonata, ma soprattutto colta da panico per lo ‘svuotamento’ del conto, la pensionata si è agitata, ma la razionalità ha preso il sopravvento.
“Ho preso una grande paura, perché anche se è vero che i soldi non sono tutto, a 80 anni non è facile sentirsi dire che il contro è svuotato improvvisamente – ha spiegato – Ma il fatto che fossero le 19.30 della sera mi ha fatto scattare il dubbio della truffa e ho riagganciato il telefono senza dare nessuno codice. Ho subito chiamato uno dei miei nipoti, il quale mi ha detto di stare tranquilla e di non temere nulla, visto che non avevo dato codici. Solo mi ha suggerito di controllare il conto corrente e siccome non vedevo nulla di anomalo mi sono tranquillizzata. Martedì mattina ho chiamato la banca e mi hanno spiegato che si tratta di una truffa e di essere stati informati anche da altri clienti. Non ho fatto denuncia alle forze dell’ordine perché non ho subito illeciti, ma mi sento in dovere di denunciare il fatto pubblicamente, perché anche una mia cugina, che ha 90 anni, ha subito una telefonata di questo tipo. Fortunatamente non era sola e la persona che le era vicina le ha intimato di riagganciare”.
A.B.