Arriva anche da Thiene l’urlo di sconforto per il caos alle uffici postali, dove ogni giorno si vedono file interminabili di persone, in attesa al freddo e senza avere la certezza di fare in tempo ad entrare.

Orari ridotti, norme anti covid, la chiusura di sportelli considerati inutili perché con troppo poco accesso e una gestione manageriale dove il ‘servizio’ non è sempre al primo posto.

“Ho fatto qualche ora di fila, scambiandomi addirittura con un amico che mi ha tenuto il posto mentre io ero al lavoro”, ha commentato Marco Benetti, noto fiorista di Thiene, che ha invocato l’intervento del sindaco Giovanni Casarotto o di qualche politico ‘che conta’ per trovare una soluzione.

Il problema non riguarda solo Thiene. Solo nell’Alto Vicentino la protesta si è sollevata anche a Schio e Malo, ma sono tanti i Comuni, soprattutto i piccoli, dove gli utenti possono entrare in pochissimi alla volta per rispettare le regole anti covid.

E nella provincia di Parma i primi cittadini hanno fatto fronte comune invocando aperture di altri sportelli.

“Da anni l’ufficio postale di Thiene soffre di una gestione assurda – ha continuato Benetti – In più si è aggiunta la riduzione dell’orario di apertura. Una mazzata che sommata alle norme anti covid rende avventuroso andare alle poste. Ci vai, ma non sai se riesci ad entrare e a fare quello che devi fare”.

Sono molti gli utenti che denunciano intoppi anche con la prenotazione via app: “Ho provato a prenotare e più volte non è stato possibile – ha sottolineato il fiorista – Ma c’è anche mala fede nella gestione, perché nel sito è segnato l’orario di apertura normale e anche fuori dall’ufficio, ma poi c’è un foglio A4 che riporta l’orario ridotto. Sono andato nel pomeriggio e ho faticato a capire che era già chiuso. Ero lì che aspettavo, poi ho visto questo foglietto, con l’orario ridotto, mi sono sentito preso in giro”.

Benetti ha raccontato quello che altri sono stati costretti a fare: “Ho fatto un po’ di fila, poi è venuto un amico a darmi il cambio mentre ero al lavoro, poi sono tornato io – ha spiegato – Una scena assurda, da film, surreale. Quindi ho chiamato al telefono e hanno fatto entrare il mio amico, poi ci siamo scambiati, ma sembrava una scena comica, davvero incredibile”.

Il commerciante ha poi raccontato che già più volte una raccomandata gli è stata consegnata in orario di chiusura, con la conseguenza che con l’avviso di giacenza è dovuto andare a ritirarsela. Con vari disservizi puntualmente denunciati.

“Una volta il postino svolgeva il servizio di consegna, ora è tutto un caos – ha concluso – Non è possibile che ci siano decine di persone che fanno ore di fila. Con il covid, in particolar modo, l’orario andrebbe ampliato, non ridotto. Spero – ha concluso – che intervenga qualche istituzione, magari anche il sindaco, per sollecitare una riorganizzazione. Non è possibile che un ufficio postale, in una cittadina come Thiene, abbia disservizi così evidenti”.

A.B.

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