Si può solo immaginare il terrore della coppia che verso le 12:30 di martedì 21 maggio, ha fatto rientro nella propria abitazione di viale Europa a Thiene. I due avevano già notato il cancello forzato, ma la paura è aumentata quando hanno capito che i ladri erano ancora al piano di sopra, da dove arrivava trambusto.
Nemmeno il tempo di razionalizzare, che un uomo corpulento che si copriva la testa con un braccio, li ha spintonati per guadagnarsi la fuga e scappare in direzione via Bosco dei Preti. Uno dei coniugi si è messo all’inseguimento del malvivente, urlando ai passanti di fermare il ladro.
Dopo aver guadagnato qualche metro, il fuggitivo ha gettato un involucro all’interno del cortile di un’abitazione privata. Il gesto però è stato visto dall’uomo che lo inseguiva. Un conducente di FedEx, accortosi di quanto stava avvenendo, a bordo del suo autocarro ha avvicinato il ladro rallentandone la fuga. Quindi lo ha sorpassato, avvisando la pattuglia della polizia locale adibita alla vigilanza della Stazione delle Autocorriere.
Scattato l’allarme, gli agenti si sono diretti in viale Europa, riconoscendo il ladro, già noto alle forze dell’ordine. Si tratta di K.C., 32enne, talmente conosciuto dalla Polizia Locale, che a un certo punto lo hanno chiamato per nome intimandogli di fermarsi. K.C. si è fermato immediatamente davanti agli agenti asserendo di non avere fatto nulla e di non avere nulla addosso. “Non avete visto niente, è la sua parola contro la mia, non ha le telecamere, perquisitemi pure”, ha pure tentato di negare l’evidenza. La pattuglia ha chiesto rinforzi, per poi successivamente accompagnare K.C. in comando, dove è stato accertato che il 32enne avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Breganze. Recuperato l’involucro pieno di oggetti di valore, che sono stati riconosciuti dai coniugi come propri.
K.C. è stato arrestato per rapina, avendo usato violenza nei confronti delle vittime per procurarsi la fuga e mantenere il possesso della refurtiva. Nei suoi confronti è scattata anche l’accusa di evasione dai domiciliari. L’arrestato si trova attualmente alla Casa Circondariale di Vicenza
Scarpellini saluta e si congratula con i suoi uomini
Poche parole che dicono tutto sulla formazione qualitativa su cui ha lavorato Scarpellini, che ha puntato sull’investigazione, sul controllo del territorio, sulle indagini antidroga, che vedono sempre più giovanissimi vittime di droghe pesanti. Non agenti con il blocchetto in mano a fare multe e cassa per i Comuni, per quello non ci vuole grande formazione, ma professionisti del crimine capaci della cattura di rapinatori e delinquenti che attentano alla sicurezza della nostra città. Eppure Giovanni Scarpellini, nonostante ce lo invidi tutta Italia, lascerà il Consorzio Nevi e per qualcuno sarà dura farsi una ragione di come sia potuto accadere.
di Redazione AltovicentinOnline