Mentre nell’Alto Vicentino si attendeva in trepidante attesa la pioggia per arginare l’emergenza siccità e per rinfrescare l’aria, il litorale veneto subiva una vera devastazione con raffiche di vento e pioggia caduta come dal cielo arrivassero secchiate d’acqua a ripetizione.
Paura per alcuni abitanti dell’Alto Vicentino che stanno trascorrendo le vacanze nelle seconde case o che si trovavano al mare per una giornata fuori porta.
Le scene raccontate dai nostri lettori sembravano apocalittiche, con ombrelloni che volavano dalle spiagge e tavolini
Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa inviatoci in redazione dall’Ufficio Stampa della Regone Veneto, con il governatore Luca Zaia che ha proclamato lo stato di crisi e che in queste ore, con la Protezione Civile, sta cercando di capire la portata dei danni che, secondo una prima stima, sarebbero ingenti.
Il presidente della Regione Veneto ha firmato il decreto n. 144 che indice lo stato di crisi per gli ingenti danni provocati dalla tromba d’aria che oggi pomeriggio ha spazzato il litorale veneto, dalle coste polesane a quelle friulane. Le strutture regionali sono mobilitate per documentare e conteggiare nel modo più dettagliato possibile la lista delle devastazioni causate dal maltempo; il decreto rimarrò aperto nei prossimi giorni e consentire ai comuni di stendere un esatto censimento dei danni subiti dalle opere pubbliche dai privati.
Il presidente della Regione sta seguendo la situazione e l’evolversi dei soccorsi, in contatto costante con il
La situazione risulta molto grave nelle aree delle spiagge e dei campeggi, intensamente affollate in questi giorni di vacanza: lì la forza del vento ha divelto strutture mobili, tende ed alberi, ferendo persone, distruggendo auto e mezzi. Dalle prime ore del pomeriggio sono mobilitate 15 squadre della Protezione civile tra Venezia e Rovigo, e sono stati allertate le squadre delle altre province venete, nonché del corpo degli Alpini. L’Unione organizzativa degli operai forestali del Veneto Orientale è già in movimento per liberare le aree dei campeggi e portare aiuto a turisti e residenti. Questo il quadro dei danni, come rilevato dalla Protezione civile e dalla centrale Suem del Veneto alle ore 18.30.
ROVIGO . Sul litorale polesano, tra Albarella e Rosolina, la tromba d’aria ha divelto pali elettrici, alberi e
CAVALLINO: E’ la situazione più drammatica, per l’alta concentrazione di campeggi e di villaggi vacanze, in questo periodo al ‘tutto esaurito’. Le 15 autoambulanze della centrale operative di Urgenza ed Emergenza dell’Ulss 4 stanno facendo la spola tra i campeggi per soccorrere i feriti e l’elicottero del Suemm sta monitorando dall’alto: tre imbarcazioni che hanno lanciato la richiesta di aiuto alla Guardia Costiera risultano disperse. Una donna, ferita dalla caduta di un albero, è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di San Donà. Lungo via Fausta auto rovesciate, alberi divelti,
JESOLO E CAORLE: danni alle abitazioni e alle strutture recettive sulla spiaggia, ma al momento non risultano feriti.
PORTOGRUARO: La forza del vento ha divelto la copertura del maggior supermercato della zona, ma non risultano feriti.
Redazione Altovicentinonline, foto web