“Sono molto amareggiato perché nella sentenza non è indicato alcun riferimento alla qualità ed alla quantità del lavoro svolto, al fatto che ho rinunciato ogni anno ad almeno 20 giorni di ferie, al lavoro per oltre 3500 ore di lavoro effettive all’anno, ai riposi settimanali mai fatti, alla reperibilità h24, alle notti passate in comando, al fatto che il comando si riferiva ad oltre 130 dipendenti, agli oltre 40 comuni serviti.
È vero, ritenendolo pienamente legittimo, ho accettato di fare il funzionario percependo uno stipendio da dirigente, ma ho lavorato almeno come due dirigenti (prima del mio arrivo, a Thiene e Schio c’erano Dirigenti alla polizia locale. Inoltre ho dato avvio alla Polizia Locale dell’Unione del Bassanese, ove, prima di me, era presente un altro Dirigente della polizia locale). A tre mesi dalla pensione mi hanno insegnato a chiare lettere che lavorare oltre misura nel pubblico è solo fonte di invidia e ritorsioni, e che la forma conta molto di più della sostanza. La sentenza si riferisce solo a “colpa grave”, pertanto è coperta da assicurazione, però mi pesa come un macigno, anche perché il consorzio Nevi per il mio lavoro svolto a beneficio degli altri enti, ha introitato molto di più di quanto ha speso per il mio lavoro.Valuterò comunque il ricorso in appello”.Sono le parole di Giovanni Scarpellini, ex comandante del Consorzio di Polizia Locale Nevi e attuale dirigente dell’ “Alto Vicentino” di Schio, dove è stato finalmente assunto con il contratto adeguato alle sue mansioni, dopo la sentenza della Corte dei Conti che ha comunque dimezzato la richiesta del Procuratore condannando perà, per colpa grave, quindi coperta da assicurazione.
Condannato l’ex sindaco di Thiene Giivanni Battista Casarotto, ex presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio Nevi: dovrà sborsare circa 100 mila euro, l’ex sindaco di Monticello Conte Otto Claudio Benincà, che faceva parte del cda, 60 mila euro e la consigliera Maria Teresa Sperotto, sindaco di Fara Vicentino, che dovrà sganciare 12 mila euro. E ancora 17 mila euro la condanna per Maria Cristina Spollaore, segretaria del Consorzio, 23 mila euro per il dirigente Giorgio Pattanaro, 6 mila per l’ex Comandante del Nevi, oggi a Schio, Giovanni Scarpellini.
Assolti Franco Saccardo, revisore, e Susanna Gioppo, vicesindaco di Chiuppano e membro del cda.
Da quando è uscita la notizia della sentenza della Corte dei Conti, il Comandante Giovanni Scarpellini è stato sommerso da un fiume di solidarietà da parte di chi lo conosce e vive la sentenza come un’ingiustizia. Chi infatti, ha avuto a che fare con questo ufficiale sa di che tipo di sacrifici è sempre stato capace. Un uomo, un investigatore che non conosceva orari, che non si è mai risparmiato e che non si è mai negato a nessuno, che ci fosse da avere a che fare con la baby gang o con l’anziano bisognoso della spesa che doveva essergli portato a casa. Un professionista che adesso si ritrova a dover pagare il fatto di aver accettato un contratto da funzionario mentre gli sarebbe toccato quello da dirigente. Ma questa è l’Italia-bellezza…
F.C.