Sarebbero due marocchini, uno residente a Thiene e l’altro a Calvene, gli autori della rapina messa a segno il 14 novembre scorso ai danni di un sudanese che stava rientrando a casa, dopo il turno di lavoro e che aveva con sé lo stipendio.
L’uomo, che si trovava alla stazione dei treni di Schio, era appena sceso dal convoglio per fare ritorno a casa in sella alla sua bici, quando è stato affrontato dalla coppia che lo ha scaraventato a terra, con inaudita violenza, prendendolo a calci, pugni e schiaffi.
Per pretendere tutto il denaro che l’operaio 41nne aveva con sé, i due lo hanno ridotto in condizioni tali che il malcapitato ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Santorso.
Una volta arraffato il bottino, NA 52 anni ed EA 33 anni, sono fuggiti via, pensando di averla fatta franca.
La vittima invece ha presentato denuncia ai carabinieri, che si sono messi subito in moto e, grazie alle telecamere presenti nella zona dell’agguato all’operaio, sono riusciti a risalire all’identità dei due malviventi.
Un’aggressione nei confronti del 41nne scledense non dettata dal caso. Sapevano infatti che quel giorno stesso aveva appena ricevuto lo stipendio, andando a colpo sicuro, certi di trovargli il malloppo addosso.
L’indagine lampo del Maggiore Vincenzo Gardin, ha consentito al pm titolare del fascicolo di chiedere dei provvedimenti restrittivi nei confronti dei due marocchini, descritti, nell’informativa di reato dei carabinieri come ‘soggetti pericolosi’.
Personaggi dediti a questo genere di reati. Due nordafricani che vivrebbero proprio di furti e rapine.
Ieri la denuncia in stato di libertà con i carabinieri che sono andati alle loro porte e notificando ai due il provvedimento.
di Redazione AltovicentinOnline