Un incontro molto partecipato, che ha messo in luce una solidale, umana e professionale collaborazione tra le forze dell’ordine scledensi, che si sono riunite attorno ad un tavolo, l’altra sera, a Palazzo Toaldi Capra, con i rispettivi rappresentanti per fare il punto sulla sicurezza a Schio. La riunione pubblica, molto partecipata sia dal punto di vista dei cittadini che dal punto di vista istituzionale, era stata organizzata dal Quartiere Centro che è riuscito a mettere in piedi un evento molto informativo e molto interessante. Per le nozioni, i consigli e le “dritte” impartite da chi parla di sicurezza perchè ha i gradi, l’esperienza sul campo, anni e anni di curriculum nella lotta contro il crimine in genere. Doveva inizialmente trattarsi di un incontro tra cittadinanza, esponenti dell’amministrazione comunale e l’Arma dei Carabinieri. E’ stato il Capitano Francesco Grasso, comandante della compagnia di Schio che ha voluto fortemente accanto a sè anche il comandante del Consorzio di Polizia Locale Giovanni Scarpellini ed il suo vice Loris Revrenna. Presente anche il presidente del Consorzio Alto Vicentino Albino Mosele.
L’argomento che ha tenuto banco è stato soprattutto quello delle truffe, un reato dilagante e squallido perchè le vittime spesso sono anziani, che cadono in trappole che procurano danni che vanno ben oltre quello economico. Una persona di una certa età che rimane vittima di un raggiro spesso non si riprende più emotivamente. Molti anziani non denunciano per il pudore di essere stati ingannati come ingenui fanciulli, altri fanno molta fatica a raccontarlo ai figli o ai nipoti per lo stesso motivo. Per loro è necessario in certi casi, l’intervento di uno psicologo che faccia capire che può capitare a tutti di essere truffati e raggirati e non devi colpevolizzarti perchè hai i capelli bianchi.
Molte le domande fatte al Capitano Grasso, che ha spiegato con un linguaggio semplice al fine di essere più accessibile possibile le varie tecniche delle truffe: da quelle dello specchietto a quelle dei falsi appartenenti alle forze dell’ordine. I numeri la dicono tutta su quanta disinformazione esiste ancora nella nostra società, dove, nonostante la stampa ne parli continuamente, c’è ancora chi ci casca.
A tenere banco anche l’argomento furti, che con l’arrivo della stagione invernale aumentano con la complicità del buio. Sotto Natale poi, lo dicono le statistiche, si registra puntualmente il picco di reati predatori. L’invito delle forze dell’ordine è sempre quello di collegare i sistemi d’allarme al 112, di tenere sempre gli occhi aperti e di collaborare. Collaborare significa non intervenire e rischiare di imbattersi in un ladro armato e fare degenerare la situazione, ma segnalare se si sentono rumori sospetti o si vedono movimenti anomali. Sono molti i casi di furti sventati grazie alla telefonata tempestiva arrivata al 112, come sono molti i furti messi a segno con la complicità di chi sentendo e vedendo qualcosa che andrebbe segnalato subito, fa finta di niente. Questo atteggiamento di inciviltà è una vera e propria mentalità che va scardinata con quel senso di appartenenza ad una comunità, dove ciascun cittadino può dare il proprio contributo. Indifferenza, voltarsi dall’altra parte perchè tanto non sta capitando a te, significa essere complici del crimine che si sta perpetrando.
Alla serata erano presenti anche gli assessori Alessandro Maculan e Aldo Munarini, i cui volti erano soddisfatti sia per la riuscita della serata, sia per la presenza di due ufficiali come Grasso e Scarpellini, che collaborano per la sicurezza e la qualità della vita degli scledensi.
N.B. (foto M.D.C.)
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