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Schio. Negoziante sventa la ‘truffa dei 50 euro’: “Stiamo attenti”

Manca davvero poco a Natale, la corsa al regalo diventa frenetica e nei negozi c’è chi approfitta di questi momenti caotici, per tentare di fregare chi sta al di là del bancone. Come è accaduto stamane a Schio, quando un ragazzo avrebbe tentato di mettere a segno la ‘truffa del resto’,  mostrando una banconota da 50 euro per un conto modesto.

Il metodo non è nuovo, ma l’abilità del truffatore inganna l’esercente che, come spesso accadde, viene tratto in confusione anche grazie all’entrata in scena di un complice. Così, per fortuna, non sarebbe accaduto a Schio, grazie all’occhio vigile ed attento di un esercente.
A denunciare il fatto è Elena Bertorelli, della Casa del Consumatore, che sul proprio profilo facebook  riporta l’allarme quanto accaduto in un negozio dell’hinterland scledense: “un ragazzo si sta aggirando dalle parti di Schio e limitrofi. Con la solita tecnica dei 50€ prova a truffare chi sta alla cassa. È appena stato qui da me, per fortuna me ne sono accorta in tempo controllando subito le telecamere. Quindi stiamo attenti”.
Fondamentale quindi la prontezza del negoziante di Schio, che non si è fatto truffato, ricostruendo la tentata truffa anche grazie alle immagine di videosorveglianza del locale. Fotogrammi che restituiscono il volto di un giovane uomo, vestito con dei jeans slavati,  un giubbino bianco, con inserti neri sulle spalle e collo di pelo, mentre allunga la banconota da 50 euro alla cassa.

Con la scusa di volere fare un piccolo acquisto, il truffatore si sarebbe recato in cassa mostrando la banconota dei 50 euro. Lo scopo è quello di approfittare della concentrazione del cassiere, nel cercare la moneta da restituire. Pochi secondi durante i quali l’imbroglione tenta varie tecniche. Sostituendo all’ultimo momento i ’50 euro’, con una banconota dal minore valore, ma incassando il resto dei cinquanta euro, oppure servendosi anche della complicità di una seconda persona. Un compare che dovrebbe interpretare un cliente in coda alla cassa, che sbuffa e fa pressione al cassiere, chiedendo quanto tempo gli ci voglia per contare i soldi. Tecniche rodate per distrarre, mettendo in confusione chi sta alla cassa, che può rischiare di consegnare ai malviventi il resto di una banconota anche mai incassata.

P.V.