“Ho parcheggiato esponendo l’apposito tagliando e rispettando le linee gialle, all’inizio non ho proprio capito il perché della multa”. È un po’ amareggiato Federico Rossi, che al rientro da una visita medica a Padova, ha trovato nel vetro del suo Ducato l’inconfondibile talloncino di una multa.
Conosciuto ormai ben oltre la sua Schio, Federico si è distinto per non aver mai fatto della sedia a rotelle che lo accompagna da quando aveva appena quattordici anni, un limite e un freno alla sua vita dove, al contrario, ha saputo mettersi in evidenza non da ultimo conquistando lo Stelvio dopo oltre 25 chilometri e 1850 metri di dislivello.
“Quando ho chiesto ad un vigile” – spiega ancora Federico – “mi ha fatto notare che il parcheggio era sì riservato alla sosta di veicoli per persone con disabilità, ma questo in particolare aveva un contrassegno, cioè era destinato ad una persona in particolare: potrei anche capire la multa, per carità, ma anche la decurtazione di 3 punti…mi dovrò informare e fare chiarezza”.
Una situazione non insolita se si considera che il Comune di Padova, come altri, prevede la possibilità di chiedere l’istituzione di aree di sosta riservate ai disabili, sia generiche che personalizzate, nei pressi dell’abitazione o del posto di lavoro quando non è disponibile un posto auto proprio o non ci sono spazi per compiere agevolmente le operazioni di salita e discesa dall’auto.
di Redazione AltoVicentinOnline