Non si placano le polemiche dopo il commento sgradevole, inopportuno, maleducato e certamente inadeguato ad un professionista, che è pure vicepresidente del Consiglio sul “genere di miss Irlanda 2021”. Al centro della vicenda, che stride con la sua figura stimata, Piero Zancanaro, cassazionista, che in un commento sotto un post orribile su Facebook non suo, ha scritto parole ‘non felici’ sui tratti somatici della bellissima Pamela Uba. A scioccare era già scritto l’utente della rete che si lasciava andare ad un “Ed è già buona che è donna, almeno“. Quindi si prosegue con un “Sicuro?” da parte proprio di Zancanaro. Tutto perchè Pamela Uba è la prima donna di colore ad aver conquistato il titolo di “Miss Ireland”. “ Ma quanto è bello il mondialismo?”, scrive ancora chi non riesce proprio a riflettere prima di digitare sulla tastiera pensando, almeno, che viene letto da centinaia di persone. Sui media, ai quali non è sfuggito il post sessista e razzista , a doversi giustificare è stato il vice presidente del consiglio che ha dichiarato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza: ” Era solo una battuta, una sciocchezza . La foto pubblicata sul post era pessima, non si capiva neanche se si trattava di un uomo o di una donna: la battuta era riferita alla foto, una brutta foto. Non volevo fare un commento sessista, è una cosa fuori dalla mia cultura, anche le colleghe del consiglio comunale lo possono testimoniare. Tra i miei personaggi politici preferiti, poi, c’è Margaret Thatcher, che è una donna. Inoltre, ho sempre usato una cortesia particolare verso le donne. La mia battuta non voleva avere alcuna intenzione discriminatoria, non avrei mai pensato che qualcuno potesse vederci della malizia davvero”.
Schio. De Zen contro Zancanaro: “Commento razzista e sessista, Orsi non può tacere sempre”
“La mancanza di rispetto del vice presidente del consiglio comunale”
Ovviamente Orsi non dirà nulla in merito, perché non c’è sua responsabilità diretta e allora va tutto bene. Meglio fare dieci comunicati sulla sistemazione delle strade. Vogliamo ribadire che tutto ciò non ci rappresenta e speriamo che sia l’ultimo episodio del genere, con una svolta per la città che speriamo arrivi nelle elezioni del 2024″.
Nota di Redazione
Non è la prima volta che appartenenti al gruppo di maggioranza di Valter Orsi finisce al centro di vicende del genere per colpa di dita veloci sulla tastiera. Ma non è giusto fare di tutta l’erba un fascio ricordando l’impegno di una città come quella di Schio, che ha una spiccata sensibilità sui temi della violenza delle donne. Il centro antiviolenza scledense è un punto di riferimento per tutto il territorio dell’Alto Vicentino. Per non parlare dell’assessore al Sociale Cristina Marigo, che in tutti questi anni ha mostrato impegno, professionalità e lavoro duro per quanto riguarda le donne. Il problema è culturale di alcuni elementi del gruppo di Valter Orsi, che a differenza di altri leader, non è mai riuscito ad imporre una sorta di codice etico, che porterebbe anche all’uso più prudente dei social. Che sia la volta buona che Orsi convochi una riunione di maggioranza per fare capire “ai suoi”, che quando commentano in libertà devono stare attenti a quello che digitano per evitare di fare fare figure orrende all’intera amministrazione? Stavolta, un commento ce lo aspettiamo. Riguardo l’avvocato Zancanaro, chi lo conosce lo scagiona immediatamente. Un’uscita fuori luogo e di cattivo gusto. Sicuramente, una lezione l’ha imparata, quella di non farsi trascinare dai social, dove si dovrebbe capire che non si può scrivere sempre tutto, specie se rivesti un ruolo istituzionale in una città importante come Schio.
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