Schio. La stazione dei treni per lo spaccio di cocaina, arrestato pusher
Giornalisti Altovicentinonline
Troppi agenti al parco de La Valletta avevano indotto lo spacciatore a trasferirsi alla stazione ferroviaria di Schio, dove gli agenti della Polizia Locale Alto Vicentino hanno messo a segno un blitz che ha portato all’arresto di un richiedente asilo nigeriano, sorpreso a spacciare due dosi di cocaina. In carcere è quindi finito Endurance Akhidenor, classe ’89, residente a Cona ed in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Venezia il 9 aprile scorso.
E’ stato bloccato nella serata di martedì, al culmine di un inseguimento con gli agenti in borghese che avevano teso la rete da qualche giorno, dopo la ‘soffiata giusta’.
Le fasi dell’operazione antidroga
‘Fonti informative ci avevano assicurato che da qualche mese il luogo principale di spaccio di Schio si era spostato dalla “Valletta” alla Stazione Ferroviaria – ha spiegato stamani il comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini – In particolare veniva descritto che i clienti potevano , quasi tutte le sere , acquistare dosi di stupefacente nel bagno della stazione ferroviaria. Agenti in borghese hanno iniziato quindi a monitorare il luogo indicato, accertando che, effettivamente, spesso entravano nel bagno due persone alla volta, per poi uscire quasi insieme’.
In questi giorni, i poliziotti del Consorzio Alto Vicentino avevano acquistato una videocamera ad alte prestazioni che, oltre ad essere utilizzata come cannocchiale, poteva anche registrare le immagini. ‘Si riusciva pertanto a documentare vari incontri sospetti, anche perchè gran parte degli scambi avveniva subito dopo la porta a vetri, pertanto trasparente – ha continuato Scarpellini’.
Il blitz antidroga
Gli investigatori hanno deciso di entrare in azione, organizzando un servizio più articolato, dove un agente aveva il compito di registrare le immagini e di dare informazioni agli altri agenti sparsi nei dintorni della stazione ferroviaria.
Alle 20,30 gli ‘osservatori’ hanno notato che un uomo, con casco da motociclista, dopo avere parcheggiato il proprio mezzo davanti alla stazione ferroviaria, era entrato direttamente nel bagno posto di fronte ai binari, immediatamente seguito da un altro uomo. Appena entrati, il rilevatore di presenza ha acceso immediatamente la luce ed ha consentito di registrare perfettamente le immagini dello scambio. In particolare il secondo uomo avrebbe estratto dalla bocca qualcosa, per poi cederla al motociclista in cambio di banconote. Quindi i due sono usciti ed ognuno ha seguito la propria strada. Il motociclista è stato subito fermato e, messo di fronte alle proprie responsabilità, ha ammesso di avere acquistato 2 palline di cocaina per l’importo di 20 euro dalla persona che era entrata con lui nel bagno. Ha anche consegnato la droga del peso complessivo di g. 0,565. Lo spacciatore nel frattempo era salito in bicicletta ed era uscito nella sede stradale sul retro della stazione ferroviaria. Alla vista di un agente in borghese, che evidentemente lui conosceva, ha gettato la bicicletta sull’asfato e, lasciando sul posto anche le ciabatte, ha iniziato a correre a perdifiato a piedi nudi, perdendo anche il proprio portafoglio lungo il tragitto. Constatando che l’agente, anche lui giovane, lo stava seguendo di corsa, ha saltato la recinzione della linea ferroviaria, per poi oltrepassare i binari e saltare anche l’altra recinzione. Sempre seguito dall’agente, l’uomo ha raggiungeva il “cono di luce” e si è nascosto in una siepe di via Baccarini, dove è stato rintracciato e , dopo una breve colluttazione, lo ammanettava, ammanettato.
Nella tasca anteriore sinistra dei suoi pantaloni sono state trovate le 2 banconote da 10,00 euro, provento dello spaccio.
Il nigeriano è stato processato per direttissima ed ha patteggiato la condanna a sei mesi di reclusione.