Dopo la corsa per aiutare, adesso c’è bisogno della raccolta fondi perchè i danni sono stati enormi e da soli questi imprenditori non ce la possono fare. La loro richiesta d’aiuto è di una dignità che commuove e non tendere la mano in questo momento, non è possibile.
Quella mattina, la famiglia Pinton, imprenditori seri e capaci di farti sentire in famiglia quando vai da loro, non la dimenticheranno più. Le fiamme altissime che divoravano tutto, ma soprattutto l’orrore negli occhi delle mucche, con il fuoco che avviluppava la loro pelle. Un vero e proprio inferno quello di venerdì 26 gennaio 2024: oltre i danni ingenti, lo sconforto. La solidarietà che stanno ricevendo in questi giorni è tipica della gente veneta, apparentemente chiusa e respingente, ma dal cuore infinito quando c’è da rimboccarsi le maniche e dare aiuto a chi sta soffrendo. Il mondo degli agricoltori e degli allevatori si è stretto attorno a questa famiglia, sono stati loro i primi ad intervenire in Località Ceresara di Schio: hanno permesso di mettere in salvo alcune delle strutture e macchinari, tuttavia, i danni sono ingenti. Servono fondi per fare ripartire un’azienda che è sempre stata un fiore all’occhiello del territorio.
Solidarietà anche dal mondo politico
“Sono persone piene di umanità, dobbiamo aiutarli”
Tra chi esprime solidarietà, vicinanza e non nasconde una vicinanza particolare a questa famiglia di imprenditori è mamma Giulia (nome di fantasia). Questa mamma da circa 15 anni frequenta l’azienda agricola di Giavenale dove suo figlio affetto da autismo vuole andare a qualsiasi ora della giornata. E’ guardando gli animali, gli attrezzi della fattoria e stando a contatto con quell’ambiente che lo ha accolto come uno di famiglia, che questo ragazzo ormai 30enne trova la sua pace. “Mio figlio quando ha visto le mucche ferite dalle fiamme ha pianto e poi dicono che i ragazzi affetti da autismo non provano emozioni. Per lui quanto accaduto è qualcosa che non sa esprimere, è come se avessero attentato al suo ‘paradiso’. In questa azienda agricola noi veniamo sempre e abbiamo sempre trovato comprensione per i problemi di nostro figlio, accoglienza che mette a proprio agio e quel senso di famiglia, che si è perso negli ambienti di lavoro – continua Giulia – . Sono grandi lavoratori, sono grandi persone soprattutto, l’augurio è che in molti aderiscano a questa raccolta fondi perchè se ognuno fa la propria parte con un piccolo contributo, diamo la possibilità a questi agricoltori di rimettersi in piedi. E’ chiaro che il morale adesso è sotto terra – conclude Giulia -, ma possiamo risollevare le sorti di Juvenilia di Giavenale”.
N.B.