Si riattizza il focolaio della polemica attorno al servizio di continuità assistenziale dopo le rassicurazioni dei mesi scorsi. A denunciare ancora una volta il disservizio che oltre al comprensorio scledense ha riguardato un po’ tutti i distretti vicentini, sono i consiglieri di Coalizione Civica Carlo Cunegato e Giorgio De Zen che non usano mezzi termini per puntare il dito non solo contro i vertici Ulss ma anche contro il Sindaco di Schio Valter Orsi, reo a loro dire di non raccontare la verità e di non stare dalla parte dei cittadini.
“Avevamo denunciato le chiusure della guardia medica a Schio. Il sindaco Orsi e l’Ulss” – scrivono Cunegato e De Zen – “ci avevano detto che era solo una assenza, ma che il servizio funzionava. La prima bugia. Dopo poche settimane hanno chiuso 6 sedi della guardia medica (Schio, Thiene, Marostica, Rosà, Conco, Valbrenta), concentrando il servizio nei 3 ospedali.
Dicendo che mancavano medici, ossia ciò che avevamo detto noi e che loro avevano negato. Un peggioramento dei servizi del territorio. Si predica prossimità e si pratica lontananza. Così un cittadino di Sant’Antonio che sta male di notte deve fare 25 chilometri. Un disservizio inaccettabile, un evidente declino della qualità della vita.
A febbraio però l’Ulss dirama un comunicato nel quale afferma di aver parzialmente risolto il problema. Dal primo marzo, scrivono, riapriranno tutte le sedi, precedentemente chiuse. La riapertura è promessa solo dalle 20 alle 24. Di fatto una continuità assistenziale relativa. Se hai un problema all’1 o alle 2 di notte, il servizio non c’è.
Ciò che è assolutamente inaccettabile, perché è una presa in giro nei confronti dei cittadini, è promettere ciò che non si mantiene. Perché ad oggi, 29 Marzo, a Schio non c’è stata alcuna riapertura. Quasi che contassero solo i comunicati, come nelle più becere operazioni di propaganda. Ormai sono senza pudore.
Come può la direzione dell’Ulss, che dovrebbe garantire un servizio pubblico, comportarsi in questo modo? O se sono sorti nel frattempo altri problemi perché non l’hanno comunicato con la stessa solerzia? Poi ci chiediamo: come mai il sindaco Orsi, responsabile della salute pubblica del territorio del nostro Comune, non ha detto nulla rispetto alla promessa non mantenuta della riapertura di un servizio fondamentale per la nostra comunità”?
di Redazione AltoVicentinOnline