Inchiodati dall’occhio elettronico finisce male per 6 incivili che consideravano l’isola ecologica una discarica a cielo aperto. Multe per 2100 euro staccate dalla Polizia Locale Alto Vicentino che, grazie alle segnalazioni del Comune, ha individuato i responsabili dell’immondizia abbandonata in via Manin.

Non solo borsoni gettati sul marciapiede ma anche cassonetti dell’umido usati come meglio pareva da queste sei persone. Un loro darsi da fare in barba a chi invece le regole le segue e che è stato immortalato e documentato dagli agenti della Polizia Locale Alto Vicentino grazie ad un avanzato sistema di videosorveglianza mobile, e che di fatto rileva h24, in grado di riconoscere oggetti abbandonati e di leggere le targhe delle vetture coinvolte. In caso di infrazioni particolarmente gravi, come depositi incontrollati o sversamenti di grandi quantità di rifiuti, sarà valutata anche la possibilità di procedere penalmente.

Il vice comandante del Consorzio Polizia Locale Alto Vicentino, Loris Revrenna, ha dichiarato: “L’impiego di sistemi di videosorveglianza mobile e Body Cam ha reso il nostro servizio più preciso e immediato. La nostra presenza sul territorio, spesso con personale in abiti borghesi, ha lo scopo di intervenire in modo tempestivo per contrastare queste condotte incivili. Siamo determinati a proseguire su questa strada per assicurare il decoro e la sicurezza degli spazi pubblici.”
“La nostra amministrazione è impegnata a garantire una città pulita e sicura, nella quale il rispetto delle regole ambientali sia un obiettivo condiviso da tutta la comunità. Ringrazio il Consorzio Polizia Locale per la pronta risposta e l’efficacia dimostrata, e sottolineo che continueremo a rafforzare i controlli e l’uso di tecnologie avanzate per tutelare il nostro territorio e scoraggiare i comportamenti scorretti,” ha aggiunto il vice sindaco Barbara Corzato.
“Questa attività della Polizia Locale, iniziata di recente e destinata a proseguire, si inserisce in un programma più ampio di tutela del centro storico attraverso il pattugliamento a piedi e un uso strategico della tecnologia, strumenti essenziali per garantire una maggiore sicurezza e il rispetto delle regole ambientali a Schio”, conclude il vice comandante Revrenna.
di Redazione AltovicentinOnline
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