Arriva la condanna e resta in carcere il ‘picchiatore’ della gang di Piazza Falcone Borsellino a Schio. Ha scelto il rito abbreviato Karim El Moutaoukil che è sfilato davanti al gip Barbara Maria Trenti, che gli ha inflitto 3 anni e dieci mesi di reclusione oltre a 1800 euro di multa.
Per il 19enne le porte del carcere si aprirono lo scorso novembre. Una ‘carriera’ di spacciatore la sua stroncata dalla Polizia Locale Altovicentino che individuò nella sua persona il capo della gang che teneva a ferro e fuoco la piazza della città. Per lui i reati di evasione, lesioni gravi in concorso, rapina ed estorsione commessi il 26 ottobre scorso, giorno in cui gli furono concessi i domiciliari per lo spaccio davanti alle scuole di Schio.
Una misura cautelare, quella dei domiciliari nell’abitazione di Schio, che il 19enne infranse nel giro di poche ore. Evadendo per dare una lezione al ‘traditore’ che, a detta sua, avrebbe aperto la bocca con gli uomini del Comandante Giovanni Scarpellini.
Fu una spedizione punitiva in piena regola, che fece finire un ragazzo all’ospedale col viso tumefatto ed il naso rotto. Attirato con una scusa, venne ‘caricato’ da El Moutaoukil e dalla sua gang, tra i quali anche un minorenne. Non contento il gruppetto, prima di girare i tacchi e lasciando il giovane a terra, gli portarono via anche il cellulare, come pegno per avere fatto la spia, oltre che avergli rovinato gli ‘affari’ davanti alle scuole di Schio.
Una randellata di botte. Un massacro di pugni e calci che, per il Comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini, non doveva assolutamente essere lasciato impunito. Lavorando coi suoi agenti e incastrando ancora El Moutaoukile. Dal Comando di Polizia Locale poi la richiesta al magistrato titolare dell’inchiesta, di un aggravamento della custodia cautelare per il 19enne. Per lui si spalancarono le porte del carcere, in attesa del processo, concluso col rito abbreviato e la condanna.
P.V.